Il numero di cellule di tutti gli organismi viventi sulla Terra è un milione di milioni più grande di quello dei granelli di sabbia sul nostro Pianeta e un milione più elevato di quello (stimato) di tutte le stelle dell'Universo. A fare i conti è uno studio pubblicato su Current Biology, che è servito a valutare come è cambiata nel tempo la capacità della Terra di supportare la vita al livello più basso e fondamentale della catena alimentare.
Somme da capogiro. Peter Crockford e i colleghi geologi della Carleton University di Ottawa, Canada, hanno combinato le stime sul numero di microrganismi che popolano gli oceani, il suolo e il sottosuolo terrestre con quelle sul numero di cellule degli organismi più grandi, arrivando così al totale di cellule dei viventi. Una cifra impressionante nell'ordine di 10 elevato alla 30esima potenza, alla quale contribuiscono (quanto a numero di cellule) soprattutto i cianobatteri, organismi unicellulari che con la loro capacità di compiere la fotosintesi diedero uno slancio allo sviluppo della vita sul nostro Pianeta, permettendo l'accumulo di ossigeno in atmosfera e negli oceani.
Diamo i numeri? Questi calcoli servono a farsi un'idea della produttività primaria, ossia della velocità di produzione della materia organica totale attraverso la fotosintesi. La conversione di anidride carbonica in composti organici (come zuccheri e amidi) che avviene con la fotosintesi sostiene la catena alimentare: le piante, le alghe e i microrganismi fotosintetici come i cianobatteri sono mangiati da animali più grandi, che muoiono e sono consumati da insetti e altri microrganismi. Questi a loro volta resistituiscono CO2 all'atmosfera respirando e quando si decompongono. La CO2 è quindi di nuovo assorbita dagli organismi fotosintetici che in presenza di luce solare la trasformano in carboidrati producendo ossigeno nel processo.
Siamo quasi al limite? Il numero di cellule esistito sulla Terra dall'inizio della vita è - stimano gli autori dello studio - di 10 ordini di grandezza più grande (10 alla 39esima o 10 alla 40esima potenza). Tutti insieme, questi organismi fotosintetici hanno rimesso in circolo attraverso un intero ciclo tutto il carbonio della Terra circa un centinaio di volte. Secondo i ricercatori, la Terra semplicemente non ha le risorse per sostenere un numero di cellule superiore a 10 alla 41esima potenza. Inoltre, invecchiando il Sole aumenterà di luminosità, un processo che provocherà una forte diminuzione di CO2 in atmosfera indebolendo il ciclo dell'anidride carbonica e provocando la morte degli organismi che dipendono dalla fotosintesi.