Non è detto che la sfortuna al gioco sia il contrappasso della fortuna in amore né, purtroppo, solo un caso, come abbiamo raccontato con "La fortuna è cieca. La sfiga, scientifica". Potrebbe invece esserci qualcosa che non funziona bene dentro al cervello. Gli scienziati svizzeri della Scuola Politecnica di Losanna hanno infatti identificato una specifica area della corteccia cerebrale attiva quando sottostimiamo i rischi dell'impresa in cui ci stiamo cimentando. Per farlo hanno sottoposto a risonanza magnetica una serie di soggetti intenti in simulazioni di azioni rischiose, scoprendo che chi mostrava segni di attivazione troppo rapida di una specifica area, finora nota per avere un ruolo centrale nella gestione delle emozioni, era meno lungimirante nella previsione dei rischi e, perciò, potenzialmente più "sfortunato". «La scoperta apre possibilità nello studio delle dipendenze dal gioco d'azzardo», spiega Peter Bossaerts, che ha partecipato alla ricerca, «oltre che nella comprensione degli errori dei consulenti finanziari quando sbagliano a fare previsioni di investimenti...». [AP]