Gli asteroidi sono piccoli corpi celesti che ruotano intorno al Sole: è molto raro che entrino nell'atmosfera e raggiungano la superficie terrestre, ma quando lo fanno sono guai (pensiamo ai dinosauri, estintisi 66 milioni di anni fa a causa dell'asteroide di Chicxulub). Ora un programmatore informatico ha unito conoscenze scientifiche e tecnologia per creare un simulatore online, che ci permette di lanciare virtualmente un asteroide o una cometa in un qualunque punto preciso del mondo. Se volete provarci, cliccate qui: noi abbiamo polverizzato la redazione di Focus (e non solo).
Prepararsi al lancio. Il simulatore permette di selezionare il tipo di asteroide da lanciare (in ferro, roccia, oro o carbone), il diametro (da 1 metro a 1,5 km), la velocità (da 1 a 100 km/s) e l'angolo d'impatto (da 5° a 90°). Noi abbiamo scelto un asteroide in ferro di 100 metri di diametro – simile a quelli che "sfiorano" ogni pochi mesi il nostro Pianeta.
L'abbiamo lanciato a una velocità di 18 km/s (velocità con la quale, mediamente, gli asteroidi e le comete impattano la superficie terrestre), con un angolo di impatto di 60° (probabilmente quello dell'asteroide di Chicxulub). Un impatto di questo tipo si verifica una volta ogni 4.000 anni (quindi, in termini geologici, piuttosto di frequente).
Redazione polverizzata. L'impatto creerebbe un cratere ampio 2,7 km e profondo 567 metri, che polverizzerebbe 2.684 persone (tra cui, ahimé, l'intera redazione di Focus e Focus.it). Verrebbe rilasciata un'energia pari a 72 megatonnellate di TNT – più dell'eruzione del vulcano indonesiano Krakatoa che nel 1883 uccise 36.000 persone.
Ma le conseguenze non si fermano qui: l'asteroide farebbe esplodere una gigantesca palla di fuoco grande 2,7 km, che ucciderebbe quasi 310.000 persone e provocherebbe bruciature di secondo e terzo grado ad altre 562.000. I vestiti di chiunque si trovasse a 7,6 km dal luogo dell'impatto prenderebbero fuoco, e brucerebbero anche tutti gli alberi nel raggio di 17 km.
Onda d'urto e terremoto. Altre 43.000 persone morirebbero per l'onda d'urto da 233 decibel (per capirci, un colpo di cannone o lo scoppio di una bomba superano i 200 decibel di suono) e a chiunque si trovasse entro 10 km si romperebbero i timpani. Gli edifici nel raggio di 18 km crollerebbero, così come le case entro 24 km.
Venti a 2 km/s ucciderebbero quasi 650.000 persone, oltre a distruggere case nel raggio di 9 km e alberi nel raggio di 26 km. L'impatto farebbe scuotere la Terra, provocando un terremoto di magnitudo 5.7 che farebbe 364 vittime e verrebbe sentito fino a 35 km di distanza.
Meglio proteggersi. Molto probabilmente nessuno di noi si troverà mai ad affrontare un evento catastrofico di questo tipo (e per fortuna): tuttavia, come ci ricordano quasi mensilmente i corpi celesti che si avvicinano alla Terra, il pericolo esiste e dobbiamo fare qualcosa per proteggerci. Soprattutto perché, secondo gli esperti, se volessimo in futuro deviare un asteroide o una cometa in rotta di collisione col nostro Pianeta dovremmo agire anni prima. Sempre che ce ne accorgiamo per tempo (e prendiamo la minaccia sul serio).