Con il termine “Effetto Matilda” si definisce la puntuale negazione o la minimizzazione dei risultati scientifici conseguiti dalle donne, i cui studi vengono spesso attribuiti ai loro colleghi uomini, non a causa della scarsa qualità scientifica del loro lavoro, ma per motivi di genere.
La definizione è stata creata negli anni ’90 dalla storica della scienza Margaret W. Rossiter proprio per descrivere il lavoro misconosciuto di molte ricercatrici e contrapposto all’“effetto Matthew”, la fama usurpata di molti scienziati, credibili in quanto uomini. Il nome “Matilda” fa riferimento a Matilda Joslyn Gage, attivista americana per i diritti delle donne che osservò il fenomeno nel XIX secolo.
Gli esempi di “Effetto Matilda” sono numerose: la prima è forse quello subito da Trotula de Ruggiero, una scienziata italiana del XII secolo che scrisse opere di medicina che vennero attribuite ad autori maschili dopo la sua morte. C’è anche Nettie Stevens, la prima scienziata a osservare e a descrivere le differenze nei cromosomi dei gameti, correlandoli con le differenze di sesso. E poi ci sono i 5 esempi che potete scorrere nella gallery qui sotto.