Scienze

Che cosa è successo il primo giorno di Focus Live

Il racconto della prima giornata del Focus Live 2019 a Milano.

Una festa del sapere, un racconto appassionato sul futuro. È il Focus Live, il Festival della divulgazione scientifica, che ha preso il via al Museo della Scienza e della Tecnologia davanti a una platea piena zeppa di giovani e giovanissimi appassionati di scienza.


"È un momento importante per noi tutti, per il nostro pianeta – ha esordito Jacopo Loredan, presentatore del Focus Live ed ex direttore di Focus –. Ci sono tre grandi emergenze da affrontare: ecosistemica, demografica e tecnologica. Ebbene, noi ve le racconteremo e cercheremo di capire insieme quali strumenti usare e come usarli".


Dopo i saluti di rito del direttore del museo, Lorenzo Galli, dell'assessore alla Cultura della regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, del direttore di Focus, Raffaele Leone, che ha presentato il nuovo numero della rivista, è il direttore generale dei periodici Mondadori, Carlo Mandelli, ad aprire ufficialmente i lavori.


E così, sul palco, per tutta la giornata si sono alternati scienziati, ricercatori, divulgatori scientifici, mentre il pubblico di Focus Live ha riempito le sale degli speaker's corner e del main stage, mettendosi in fila per provare le installazioni in mostra lungo le navate del padiglione delle Cavallerizze del museo.


"Oggi è già domani" potrebbe essere il sottotitolo di Focus Live. Non è un caso infatti che il primo evento, dedicato a chi tra un decennio avrà 30 anni o giù di lì, è stato seguito con grande attenzione. Gli under 20 chiamati sul palco, il rapper Mike Lennon, l'attrice Margherita Mazzucco, l'atleta Francesca Zunino, l'imprenditore spaziale Mattia Barbarossa, l'attivista di Fridays for future Miriam Martinelli si sono dichiarati pronti a lottare affinché il loro di futuro sia migliore di ciò che si sta immaginando: "l'umanità se lo merita", "è con la cultura che dobbiamo agire", "le vecchie generazioni non hanno fatto solo cose sbagliate, ci hanno dato gli strumenti e sta a noi saperli sfruttare", "la speranza è che la passione non ci abbandoni mai" sono alcune delle riflessioni appassionate dei primi ospiti.


E di passione ha mostrato di averne ancora tanta Amalia Ercoli Finzi, 82 anni e mezzo, una scienziata straordinaria (protagonista della missione Rosetta) e la prima donna laureata in ingegneria aeronautica. La professoressa Ercoli Finzi ha incantato il pubblico di Focus Live raccontando - tra le altre cose - anche l'avventura spaziale che ha visto il nostro paese in prima linea, cioè appunto Rosetta.


L'Italia è stata al centro anche di un altro tema di grande attualità: le migrazioni.

Alessandro Rosina, docente di Demografia e società all'Università Cattolica di Milano, ha sintetizzato con grande efficacia l'andamento demografico della popolazione: all'epoca di Gesù c'erano meno abitanti sul pianeta di quanti ne vivono oggi in Brasile. Se nel XX secolo c'è stato il picco di sviluppo omogeneo delle popolazioni nel mondo, oggi la crescita è concentrata soprattutto in Asia e in Africa e questo provoca uno squilibrio forte e pericoloso senza contare l'allungamento della vita: "chi nasce oggi vivrà fino a 100 anni". La società deve saper cogliere questa sfida.


Ma come? Secondo Luca Perri, astrofisico e astronomo dell'Osservatorio di Merate e dei Planetari di Milano e di Lecco, "la collaborazione nel mondo scientifico è fondamentale per affrontare i problemi del prossimo decennio. La scienza del futuro sarà sempre più interdisciplinare".


Una cosa è certa per gli esperti presenti alla prima giornata di Focus Live: dal punto di vista scientifico ci sono tutti gli strumenti per capire in che direzione stiamo andando e come andrà a finire. Possiamo fermare questa corsa? Ugo Bardi, docente di Chimica all'Università di Firenze, chiosa: "bisogna investire in maniera diversa, produrre energia senza combustibili fossili, modificare il trasporto puntando sull'elettrico da energie rinnovabili e correggere anche i nostri stili di vita. Possiamo così ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici. Ma soprattutto dobbiamo pensare quando andiamo a votare, perché è lì il nostro punto debole".


Il futuro del pianeta e dell'umanità è stato al centro di tutti i dibattiti. Sorprendente la genetica raccontata da Andrea Vico e Sergio Pistoi, giornalisti e divulgatori scientifici, ironico e paradossale il viaggio nel mondo dei terrapiattisti condotto dal giornalista di Focus Gianluca Ranzini, affascinante la spiegazione delle nostre percezioni fatta da Paolo Legrenzi, padre della psicologia cognitiva in Italia, mentre la "lectio magistralis" di Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale dell'Università di Firenze, sulle piante e sulle loro straordinarie capacità ha concluso la giornata. La prima. Perchè siamo solo all'inizio.

21 novembre 2019 Chiara Raiola
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