L’alimentazione a iniezione elettronica di un motore a scoppio consiste nell’introdurre sotto pressione il carburante, per mezzo di uno spruzzatore (l’iniettore), direttamente nel collettore di aspirazione di ciascun cilindro. Il sistema ormai sostituisce il vecchio carburatore. L’iniettore ha la funzione di una valvola e polverizza ogni 2 millesimi di secondo il carburante, immettendolo nel collettore a oltre tre atmosfere. La quantità di combustibile da inviare ai cilindri è controllata elettromagneticamente agendo sul tempo di apertura degli iniettori. I circuiti di una centralina elettronica interpretano i segnali provenienti da sensori che misurano i giri del motore, le posizioni dell’albero a gomiti e della valvola a farfalla, la depressione nel collettore e altri parametri, e generano comandi elettrici che aprono gli iniettori al momento opportuno e per il tempo necessario. Il controllo elettronico arricchisce la miscela all’avviamento, o in accelerazione o quando il motore è al minimo, oppure riduce la quantità di benzina iniettata se il motore va fuori giri, o corregge la carburazione secondo la densità dell’aria.