Sono passati oltre 160 anni da quando Charles Darwin pubblicò L'origine delle specie, il saggio scientifico più tradotto della storia nel quale formulò la teoria dell'evoluzione per selezione naturale. In occasione del Darwin Day, che si celebra ogni anno il 12 febbraio, vi sveliamo qualche curiosità sulla vita del celebre naturalista inglese, nato il 12 febbraio 1809.
Non fu lui a coniare l'espressione sopravvivenza del più adatto, ma il filosofo inglese Herbert Spencer nel suo Principi della biologia (1864) per connettere le sue teorie economiche e sociologiche alle idee di Darwin. Nella quinta edizione dell'Origine delle specie (1869), Darwin riprese l'espressione di Spencer definendola più accurata per spiegare il concetto di selezione naturale.
Soffriva di malattie croniche. Tornato dal suo viaggio di cinque anni attorno al mondo a bordo del brigantino Beagle, Darwin iniziò a soffrire di affaticamento, dermatite e attacchi cronici di nausea, mal di testa e tachicardia che durarono per tutta la vita. Secondo alcuni durante il viaggio contrasse il morbo di Chagas, una parassitosi originaria dell'America Latina che può danneggiare il cuore e fu forse la causa della sua morte (19 aprile 1882).
Stilò una lista di pro e contro per decidere se sposarsi. Darwin era metodico anche nelle faccende di cuore, e nel 1838 scrisse una lista di pro e contro sul matrimonio. Tra gli aspetti positivi della vita matrimoniale annoverò "figli", "avere una compagna (e un'amica in vecchiaia)", "migliore compagnia di un cane", "avere qualcuno che si prenda cura della casa".
Tra gli aspetti negativi, "mancanza di libertà di andare dove preferisco", "niente conversazioni con uomini colti nei salotti" e "perdita di tempo". Chissà cos'avrebbe pensato leggendo questa lista la sua cugina di primo grado Emma Wedgwood, con la quale si sposò nel 1839.
Abbandonò gli studi di medicina. Il padre, medico di successo, lo spinse a seguire le sue orme e a iscriversi alla facoltà di medicina. Dopo un'estate da stagista nello studio paterno, Darwin venne ammesso all'Università di Edimburgo. Ma non era quella la sua strada: la sola vista del sangue lo repelleva, e le lezioni lo annoiavano a morte (in particolare quelle del professore di anatomia Alexander Munro III, che definiva "noiose quanto lui"). Nel 1827 decise di abbandonare la facoltà, e l'anno successivo iniziò a studiare matematica, lettere e teologia a Cambridge.
Oltre a studiarli, si cibava di animali esotici. Durante i suoi studi a Cambridge fondò il Gourmet Club, un gruppo che si riuniva per "cibarsi di uccelli e bestie sconosciuti al palato umano".
Darwin degustò il falco e l'airone stellato, e le sue esperienze gastronomiche proseguirono durante il suo viaggio intorno al mondo, quando assaggiò la carne di armadillo, di struzzo e di puma.
Era razzista e sessista. Non tutte le idee di Darwin erano moderne e condivisibili: in uno dei suoi libri scrisse che alcune qualità come l'intelletto e l'olfatto erano migliori in alcune razze che in altre; il suo The descent of man (1871) è disseminato di frasi sessiste del tipo «l'uomo è più coraggioso, combattivo e pieno di energia di una donna, e ha maggiore genio inventivo», oppure «l'uomo è superiore in qualunque cosa faccia rispetto a una donna, che si tratti di questioni intellettuali, di ragionamento, immaginazione, o anche di faccende che richiedano l'uso di mani e sensi».
Affermazioni di un uomo vissuto quasi due secoli fa, quando la società era ben diversa da quella attuale e le donne difficilmente avevano accesso all'istruzione: Darwin era comunque aperto al cambiamento, e riteneva che la donna avrebbe potuto raggiungere gli standard dell'uomo «venendo educata all'energia e alla perseveranza, e allenando al massimo la ragione e l'immaginazione».