Scienze

Cervello: dove nasce l'impulso di aiutare gli altri?

La capacità del cervello di visualizzare scene di soccorso verso i propri simili motiva le persone ad aiutare chi è in difficoltà.

L'attitudine ad aiutare qualcuno che si trova in difficoltà ha una precisa collocazione nel cervello: dipende dal lobo temporale mediale (MTL), un'area che coincide con le tempie e la regione che circonda l'orecchio. È proprio qui, secondo una ricerca congiunta dell'Università di Albany (NY) e del Boston College, negli Stati Uniti, che si troverebbe il centro nervoso responsabile della prosocialità, ossia la tendenza a mettere in atto comportamenti positivi e altruistici senza secondi fini (senza cercare una qualunque ricompensa).

Da molto tempo i neuroscienziati e gli psicologi si interrogavanono su quali fossero i processi e i circuiti neurali che si attivano quando abbiamo di fronte una persona in difficoltà e decidiamo di aiutarla. Studi precedenti si erano già focalizzati sull'MTL, che si attiva quando una persona ricorda episodi passati (memoria episodica) o costruisce e immagina possibili eventi futuri (simulazione episodica); ma era stata presa in considerazione anche una regione adiacente, la giunzione temporoparietale destra (RTPJ, da cui - secondo la teoria della mente - dipende la capacità di comprendere che gli altri hanno stati mentali diversi dai nostri.

Non era però mai stato chiarito del tutto il peso delle due regioni del cervello nei comportamenti prosociali. Da precedenti ricerche era infatti emerso che pazienti con danni nell'MTL tali da provocare amnesie, erano incapaci sia di ricordare eventi passati sia di immaginarne di futuri, ed erano anche restii a mettere in atto comportamenti prosociali.

Per esaminare i ruoli di MTL e RTPJ gli scienziati statunitensi hanno chiesto a un campione di volontari di leggere online 40 notizie relative a persone in difficoltà, e di rispondere poi a domande sullo stile degli articoli (un gruppo) oppure di immaginare come avrebbero agito in quella circostanza prestando aiuto (un altro gruppo), e se ricordavano di aver essi stessi aiutato qualcuno in passato e in che modo. Durante l'esperimento hanno usato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per identificare le aree cerebrali che si più si attivano. Entrambe le regioni in esame, è emerso, si "accendevano" quando i volontari ricordavano un aiuto prestato o descrivevano il loro potenziale intervento in una determinata circostanza.

Per chiarire poi il ruolo effettivo delle due regioni cerebrali nella prosocialità, gli scienziati hanno replicato l'esperimento inibendo però l'attività della RTPJ mediante stimolazione magnetica transcranica (TMS). Il risultato è stato chiaro: con la giunzione temporoparietale fuori gioco ma con il lobo temporale ancora in servizio, i soggetti cui si chiedeva di ricordare eventi passati e poi di immaginare un intervento attivo in situazioni di bisogno rispondevano positivamente, mantenendo invariata l'attitudine alla prosocialità.

Dobbiamo dunque ringraziare il lobo temporale mediale se, grazie alla capacità di riorganizzare ricordi e di immaginare scenari futuri, mettiamo efffettivamente in atto comportamenti altruisti.

30 luglio 2019 Letizia Allevi
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us