Le cellule staminali potrebbero combattere la distrofia muscolare. La terapia per ora ha cominciato a dare buoni frutti sui cani, ma alla fine del prossimo anno potrebbero partire le prime sperimentazioni sull’uomo. La distrofia muscolare di Duchenne è causata dal malfunzionamento di un gene, che normalmente produce una proteina, la distrofina, indispensabile per la vita dei tessuti muscolari. La mancanza di distrofina provoca la lenta e irreversibile degenerazione dei muscoli, portando alla paralisi e anche alla morte. Adesso un gruppo di ricerca dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, finanziato dal Telethon, ha forse trovato la soluzione in alcune cellule staminali, chiamate mesoangioblasti.
Le cellule, prelevate dai vasi sanguigni di Golden Retriever sani, sono state poi coltivate in laboratorio e successivamente iniettate sui cani distrofici. Dopo cinque mesi di trattamento gli animali hanno cominciato a riprendere gradualmente una certa mobilità degli arti. Una volta entrate in circolo, infatti, le cellule trasportate dal sangue hanno raggiunto i muscoli, dove hanno stimolato una nuova produzione di distrofina, ringiovanendo le fibre. Cellule equivalenti sono state individuate sull’uomo, ma la terapia è ancora tutta da verificare.
Foto: © Rossana Tonlorenzi & Maurilio Sampaolesi, San Raffaele Scientific Institute