Come saranno alimentati i telefonini di domani? Ecco gli ultimi studi.
Lascia stare il mio cellulare. |
Dopo l'esplosione di alcuni cellulari, a causa di batterie non originali e difettose che si sono surriscaldate, i consumatori accoglieranno con favore la notizia che presto i telefonini potranno essere ricaricati con… l'acqua!
I ricercatori dell'University of Alberta, in Canada, hanno infatti trovato il modo di generare energia elettrica sfruttando le naturali proprietà elettrocinetiche di un liquido quando è pompato attraverso un microcanale. Questa scoperta, nata dalla collaborazione tra termodinamica e nanotecnologie, potrebbe avere numerose applicazioni e offrire una nuova sorgente di energia “pulita” alternativa a quelle eolica e solare. Gli stessi autori della ricerca sono ottimisti, anche se ammettono che per produrre elettricità su larga scala sono necessarie grandi masse d'acqua. Ma per l'immediato futuro questa tecnologia potrebbe produrre energia sufficiente ad alimentare piccoli apparecchi elettronici, come cellulari e calcolatrici, attraverso l'impiego di acqua pompata a alta pressione in una rete di milioni di microcanali paralleli.
Batterie "viventi". L'idea di trovare fonti di alimentazione alternativa per i telefonini non è del tutto nuova. I ricercatori della Saint Louis University, nel Missouri (USA) hanno messo a punto una batteria che funziona ad alcol e produce energia per più di due mesi. Si tratta di una “biopila”: alcune molecole biologiche come gli enzimi, catalizzano l'alcol generando energia. I risultati di anni di ricerca sono stati deludenti finché non è stato impiegato l'etanolo al posto del metanolo. «Il grande vantaggio di questo alcol» spiega Shelley Minteer, responsabile del progetto, «è che non è tossico come il metanolo e molto più facile da maneggiare. Inoltre, è anche più facile da reperire, sempre che si abbia più di 21 anni!».
(Notizia aggiornata al 20 ottobre 2003)