Scienze

I peli si coordinano per capire quando e dove crescere

È stato identificato il linguaggio chimico che attiva e inibisce la crescita di peli e capelli: in futuro calvizie, alopecia o, all'opposto, irsutismo (i peli in eccesso) potrebbero diventare un brutto ricordo del passato.

Peli e capelli non crescono tutti allo stesso modo e in maniera costante. Ogni follicolo, la cavità a forma di sacco che produce le cellule che costituiranno il pelo, segue un proprio ciclo di attività, riposo e morte.

Ora uno studio condotto sulla peluria dei topi dimostra che i peli sparsi su tutto il corpo usano lo stesso doppio codice per coordinarsi nei ritmi di crescita: due linguaggi chimici dagli effetti opposti che regolano lo sviluppo e l'arresto delle attività di ogni follicolo. Lo studio pubblicato su eLife potrebbe servire a mettere a punto trattamenti specifici ed efficaci per regolare la crescita di peli e capelli, e contrastare la calvizie.

Contagio pilifero. Ricerche passate avevano identificato due meccanismi chimici di comunicazione cellulare, ribattezzati Wnt e BMP, implicati nella crescita dei peli sul dorso dei topi.

Maksim Plikus dell'Università della California, Irvine, ha usato modelli matematici per dimostrare che i due segnali funzionano su tutto il corpo dell'animale: ondate di Wnt si diffondono da follicolo a follicolo (come in una staffetta in cui si passi il testimone) attivando la crescita del pelo; seguono ondate di BMP, che mettono a tacere le cellule staminali all'interno del follicolo e arrestano la produzione.

Il modello ha predetto correttamente la crescita pilifera anche sui topi in carne e ossa. Ora occorrerà capire se sia possibile intervenire su questo sistema anche mediante farmaci.

15 luglio 2017 Elisabetta Intini
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