Scienze

Cara vecchia Terra, tra poco sarà la tua festa

C'è chi la continua a festeggiare a marzo, come lo fu all'inizio. Ma ufficialmente la Festa della Terra sarà il 22 aprile. E' una giornata simbolica, certo,...

C'è chi la continua a festeggiare a marzo, come lo fu all'inizio. Ma ufficialmente la Festa della Terra sarà il 22 aprile. E' una giornata simbolica, certo, comunque la si festeggi, ma importante per ricordare come sta il nostro pianeta. Come ho già altre volte sottolineato, il pianeta sta bene. Continua la sua corsa attorno al Sole, ha una sorella, la Luna, che non lo abbandona. E tanti fratelli, gli altri pianeti del sistema solare. Quel che deve preoccupare è la sua condizione rispetto a ciò che fa star bene l’uomo su di esso. E qui i dati sono un po’ più preoccupanti… Eccoli.

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Anidride carbonica Essa ha raggiunto le 393 parti per milione. Ciò significa che se si prendesse un blocco di atmosfera e la si suddividesse in un milione di parti, 393 di esse sono composte di anidride carbonica. Sembrano poche, ma la capcaità dell'anidride carbonica di trattenere il calore terrestre fa sì che anche un piccolo aumento determini una importante crescita della temperatura a livello globale. E nonostante il Protocollo di Kyoto continua crescere. I provvedimenti presi sono ancora troppo limitati per osservare una riduzione del gas imputato dalla maggior parte dei ricercatori come tra i principali a causare effetto serra al pianeta. E purtroppo continua a crescere anche il metano.

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Temperatura Ormai è certo: essa è cresciuta di 0,73°C da un secolo a questa parte. E nonostante sembri che si sia fermata, la crescita a lunga durata continua. La flessione nella crescita degli ultimi anni è legata soprattutto a fattori temporali come la presenza de La Nina, un indebolimento delle macchie solari (anche se non è certo) e un'oscillazione particolare delle correnti polari. L'aumento della temperatura terrestre è un dato determinante e inequivocabile che dice che il pianeta si sta scaldando. Secondo alcune ricerche anche se si smettesse oggi di immettere anidride carbonica nell'atmosfera la crescita della temperatura continuerà per almeno un secolo

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Ghiacci del Polo Nord Sono il segno più evidente del riscaldamento globale. Essi si ritirano ad un tasso del 12% al decennio. Unica nota positiva. Quest'anno proprio agli inizi di marzo in prossimità dello stretto di Bering hanno raggiunto un'espansione davvero importante. E ciò grazie al freddo e alle correnti polari. E' una speranza che questo faccia rallentare un po' il loro scioglimento. Va detto comunque, che lo scioglimento dei ghiacci polari del Polo Nord non causa un aumento del livello dei mari, in quanto essi appoggiano sul mare. Diversa sarebbe la situazione se si avesse uno scioglimento dei ghiacci del Polo Sud. Ma al momento sembra che la maggior parte di essi sia stabile

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Mari Essi stanno crescendo ad un ritmo di 3,19 mm all'anno. In parte ciò è dovuto al riscaldamento dell'atmosfera che li rende più caldi e quindi si espandono e in parte la crescita è legata all'arrivo in mare dell'acqua dei ghiacci della Groenlandia che più di molti altri ghiacciai della Terra si stanno sciogliendo. C'è comunque una ricerca che dice che i mari della Terra potrebbero salire anche di 21 m se la temperatura del pianeta dovesse crescere di 2°C rispetto ad oggi.

23 marzo 2012 Luigi Bignami
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