Come accade da anni in Italia e in tutto il mondo, il momento più interessante dell’anno per gli appassionati di scienza e di evoluzione in particolare è il cosiddetto Darwin Day, il 12 febbraio in cui si ricorda il compleanno del grande naturalista inglese.
Come accade ormai da undici anni (il primo evento si tenne al Museo di storia naturale di Milano nel 2003) il Darwin Day raccoglie la maggior parte degli studiosi di evoluzione, zoologia e botanica in Italia per una serie di conferenze e incontri sui temi più diversi.
Tutti i Darwin Day servono anche a chiarire numerosi punti della teoria dell’evoluzione che molti, dal pubblico agli uomini di cultura ai comunicatori, fanno fatica ad afferrare. Per esempio il fatto che non esistono specie “più evolute” di altre, che non ci sono specie “perfettamente adattate”, che l’evoluzione non è una lunga scala della natura che va dal semplice al complesso (con in cima la nostra specie) e che non tutti i risultati dell’evoluzione sono dovuti al caso.
Comunicare l’evoluzione
Ci sono finora almeno 40 "Darwin Day" in tutt’Italia, che tratteranno di bellezza (a Bologna, il 13 febbraio) e di socialità (a Ferrara, il 12 febbraio).
A Milano, al Museo di storia naturale il Darwin Day sarà dedicato al “backstage dell’evoluzione”, cioè cosa c’è “dietro” la comunicazione e la divulgazione della teoria darwiniana: ci saranno conferenze su “Letteratura ed evoluzione”, “Fantascienza ed evoluzione” e “Evo-comix”, fino a una conversazione con la giornalista scientifica Silvia Bencivelli sul suo libro “Comunicare la scienza”. I conservatori del Museo illustreranno ai visitatori come funziona una struttura così complessa e cosa nascondono i diorami del museo, tra i più belli d’Europa. E sarà anche l'occasione per la presentazione del libro di Giorgio Manzi Il grande racconto dell'evoluzione umana con il giornalista scientifico Giovanni Caprara.
Tra altri Darwin Day interessanti, quello del parco del Beigua (GE-SV) si intitola Ciaspolando con Darwin e racconterà delle glaciazioni nel parco stesso, e quello di Firenze, definito “Darwin da ridere”.
L’elenco completo si trova sul sito Pikaia il punto di riferimento degli evoluzionisti italiani.
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