Un fuoco sotterraneo è venuto alla luce in Cina, nella zona di Xinjiang: un "braciere" acceso da almeno 50 anni, alimentato dai giacimenti di carbone nel sottosuolo. Sebbene possa sembrare un evento straordinario, in realtà questo tipo di fuochi sono ben conosciuti proprio nelle regioni carbonifere. Nel 1984, per esempio, un'intera cittadina della Pensilvania fu evacuata a causa della combustione che, iniziata nel 1962 in una discarica all'interno di una vecchia miniera, si era propagata sotto la città. In India ci sono focolai sotterranei accesi dal 1916, mentre in Australia, nella Burning Mountain, ci sono fuochi che ardono, sembra, da oltre 6.000 anni. I giacimenti di carbone sono come un serbatoio di combustibile: non bruciano solo a causa della mancanza di ossigeno. Ma nel momento in cui l'aria si infiltra (per l'apertura di una miniera, un evento sismico ecc.), bastano poi il calore del sole, una reazione chimica accidentale o un... fiammifero, per innescare un fuoco sotterraneo.