Se Bolt potesse correre una gara perfetta in condizioni ideali potrebbe già oggi realizzare nei 100 metri un tempo di 9”156, invece del record di 9”58 di Berlino. Come? Partendo dai blocchi in 100 millesimi di secondo dallo start invece di 146 (–0,046 s). Poi, dovrebbe correre i primi 10 metri come alle Olimpiadi di Pechino, in 1”85 invece dei 1”89 (–0,04 s) di Berlino. Dopo i 25 metri dovrebbe andare oltre i 40 km/h, raggiungendo il picco di velocità tra i 60 e gli 80 m, con 44,72 km/h (12,42 m/s). Se alla gara ideale aggiungiamo 2 m/s di vento a favore (il massimo consentito; a Berlino era –0,088 m/s) e l’altura di Città del Messico (2.243 m) dove l’aria è più rarefatta (si guadagnano 0,25 s), Bolt potrebbe tagliare il traguardo in 9”156. E non è tutto: c'è una gara perfetta e c'è un atleta ideale per (quasi) ogni disciplina olimpica, e già quest'anno si potrebbero polverizzare decine di record. Ma... ci sono limiti che non riusciremo a superare? Le risposte, sorprendenti, le trovi su Focus 238, in edicola.