Sarà a Bologna il nuovo Data center del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), in sostituzione di quello di Reading (in Inghilterra), dove si potranno elaborare modelli previsionali estremi, probabilmente fino a 15 giorni (invece dei 10 attuali). La sede sarà all'interno dell'ex Manifattura Tabacchi di via Stalingrado, la via dei murales, da ristrutturare, e che in base ai programmi dovrebbe essere pronta per ospitare le prime macchine nel 2019 e pienamente operativa nel 2020.
Il nuovo polo tecnologico occuperà un'area di almeno 9.000 metri quadrati e, a regime, darà lavoro a 300 persone di oltre 30 nazionalità europee: l'investimento complessivo pianificato è di circa 100 milioni di euro.
La sede di Reading non sarà dunque più un riferimento per il meteo euopeo, ma più che per un effetto post-brexit la nuova soluzione è dettata dall'obsolescenza della struttura inglese: il computer centrale attivo in Gran Bretagna risale infatti al 1978 e, nonostante gli aggiornamenti e i potenziamenti, è oggettivamente inadeguato a gestire la complessità degli attuali modelli meteorologici. A Bologna arriverà invece un potentissimo CRAY-XC30, un supercomputer multiprocessore basato su Intel Xeon e acceleratori Nvidia Tesla - assemblato in "cabinet" raffreddati ad aria o, più probabilmente, ad acqua. In più, due "sale macchine" opereranno in parallelo 24 ore su 24, sette giorni su sette.