Sempre più social network nella vita di tutti i giorni: la condivisione diventa estrema e passa per le transazioni della carta di credito. Blippy, il servizio che mette a nudo le tue spese, ha successo negli USA, con qualche polemica.
“Un nuovo servizio social dedicato allo shopping: le spese della carta di credito vanno online”
Cos’è – Si chiama Blippy ed è un social network per condividere automaticamente le spese effettuate con la carta di credito. In pratica è una sorta di Tweeter, ma non pubblica pensieri ed elucubrazioni, mette online e a disposizione degli altri utenti l’importo delle spese effettuate, dove sono stati spesi i soldi e, in alcuni casi, anche la tipologia di prodotto acquistato. I contatti dell’utente sono quindi informati: sanno quanto ha speso e spesso cosa ha comprato, giorno per giorno.
A che scopo? – Anche se può apparire come uno strumento al servizio dell’esibizionismo dei compulsivi dello shopping, in realtà può essere utile per: conoscere prezzi e offerte, comparare le spese e tenere d’occhio i debiti accumulati fino a quel momento con la banca. E per i venditori rappresenta una fonte di pubblicità spontanea, gratuita e generata da uno dei più potenti strumenti di marketing: il passaparola.
Polemiche sulla privacy – La condivisione delle transazioni e del credito è però soggetta a molte polemiche, essendo le spese, i soldi e il conto in banca dei dati piuttosto sensibili. Infatti ad Aprile di quest’anno Blippy, durante la fase di beta testing, è stato accusato di pubblicare fin troppo: in 4 casi il numero di carta di 4 utenti era stato indicizzato dal potente motore di ricerca di Google. La colpa è di una parte di codice html, un campo nascosto e non visibile, ma comunque presente nel codice condiviso col mondo. Blippy ha poi corretto l'incidente.
Grande successo in USA – Le fashion victim d’America sembrano comunque apprezzare il servizio di condivisione delle spese: Blippy ha attirato gli investitori e vanta ora diversi investimenti, l’ultimo del valore di 11,2 milioni di dollari, da parte di fondi e venture capitalist. E gli utenti, almento dall’altra parte dell’Oceano, sembrano apprezzare.