I servizi online di RIM (Research in motion) sono nell'occhio del ciclone nei Paesi arabi per questioni di sicurezza nazionale, e adesso la rivolta si estenda anche all'India che ha minacciato di bloccare e-mail e messaggistica dei BlackBerry entro la fine del mese.
“Il BlackBerry Torch 9800, a una settimana dal lancio, è già in saldo”
Arabi in rivolta - Il focolaio dell'insurrezione contro i servizi Internet dell'azienda canadese a uso e consumo dei suoi celebri smartphone è partita da Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Secondo i governi di Riyad e Dubai, i codici utilizzati da RIM per cifrare le comunicazioni effettuate tramite BlackBerry impediscono alle autorità locali di controllare il contenuto di e-mail e sms nell'ambito della lotta al terrorismo di matrice islamica, oltre al fatto che i server deputati alla gestione dei servizi sono fisicamente fuori dal loro paese, e precisamente in Canada e Gran Bretagna.
Rete impenetrabile - Dopo un braccio di ferro durato qualche settimana, l'Arabia Saudita ha chiesto e ottenuto - dopo aver temporaneamente bloccato i servizi Rim sul territorio nazionale - i codici per decrittografare le comunicazioni. Richieste simili sono state avanzate anche da Emirati Arabi Uniti, Libano e Algeria, e adesso anche l'India minaccia di sospendere i servizi dei BlackBerry già dalla fine del mese di agosto. Pare che pure la germania sia sul piede di guerra. Oltre ai servizi di BlackBerry, nel mirino ci sarebbe anche i servizi telefonici Voip offerti da Skype e quelli di messaggistica istantanea targati Google.
La torcia si spegne - Intanto, sul versante commerciale, a dare grattacapi all'azienda canadese ci sarebbe anche lo scarso successo dell'ultimo BlackBerry lanciato sul mercato. Il Torch 9800, annunciato appena una settimana fa, è già in “saldo” su Amazon. È venduto con uno sconto del 50%: da 199 dollari a 99 dollari con contratto operatore.