La bicicletta è il veicolo perfetto, invariata nella forma e nella funzione da ormai diversi secoli. Ma le nuove idee immaginano un futuro di cicli ibridi, innovativi e molto veloci.
“La Varna Tempest ha raggiunto i 133 chilometri orari”
Veloce come un fulmine - La Varna Tempest nasce alcuni anni fa da un'idea di uno scultore di Belgrado trapiantato in Canada. Anno dopo anno il progettista ha migliorato la il suo ciclo, arrivando fino all'ultimo modello che è stato tirato al limite dal ciclista canadese Sam Whittingham: ha raggiunto la velocità massima di 133 Km/h. Un altro veloce modello, che è stato finalista alla International Bicycle Design Competition del 2004, è la Commuter Bike di Blair Hasty, che ha i pedali alla ruota posteriore e si cavalca in posizione sdraiata. Mentre l'atletica ElliptiGo è forse il più vicino incrocio tra un ciclo e una moderna macchina della palestra: il movimento è ellittico si pedala solo stanto in piedi.
Si ispirano al passato - Dall'800 in poi la bicicletta si è molto evoluta, ma gli ultimi studi di design rivalutano le originali intuizioni del passato. Come la Mini-Penny, che viene costruita in California ma si ispira a un modello del 1870, precedente all'epoca della trasmissione a catena: i pedali sono attaccati direttamente alla grande ruota anteriore. Questa versione 2010 è più piccola rispetto all'antenata, anche per ragioni di stabilità e sicurezza su strada. Anche la Recumbent Bicycle arriva da un modello di fine '800: un'invenzione francese che vinse negli anni '30 diverse competizioni di velocità, grazie alla posizione aereodinamica durante le falcate. Mentre la Strida Bike proveine dai plasticosi anni '80: creata dal designer britannico Mark Sanders, è in produzione dal 1987 e ancora oggi consente una manovrabilità estrema, grazie alle piccole ruote, alle dimensioni ridotte e alla particolare posizione di guida.
Ibrida è meglio? - Altri concept contemporanei ritengono che la strada da percorrere sia ibrida: la pedalata umana più l'energia elettrica, stipata nelle batterie. In Cina quest'anno è stata presentata la prima Volkswagen a due ruote, mentre la berlinese HMK 561 è un altro concept che potrebbe entrare a breve in produzione: è tutta in fibra di carbonio e i motori sono nelle ruote. La AutoVelo, che ha vinto un premio d'eccellenza alla International Bicycle Design Competition del 2010, si ispira ai SUV: la seduta è alta, così da vedere bene ed essere ben visti, anche in mezzo al caotico traffico cittadino. La più interessante è però il prototipo presentato a Tokyo nel 2009 dal marchio di lusso di Toyota: Lexus. Si tratta di una bicicletta ibrida che è in grado di raccogliere l'energia cinetica, che si genera e andrebbe altrimenti dispersa durante il moto: il ciclo di Lexus usa quest'energia per ricaricare le sue batterie.