Scienze

Basket: la rivincita del "tiro della nonna"

La strategia migliore per fare canestro, con la palla o con un pezzo di carta? Tirare piano e dal basso: i lanci andranno più spesso a segno, a patto di saper dosare forza e angolazione.

Il modo migliore per fare centro - che si tratti di gettare la palla in un canestro, o un pezzo di carta nel cestino? Lanciare lentamente e dal basso, con quello che gli appassionati di basket conoscono come il "tiro della nonna".

Il "granny style" che negli anni '80 fece entrare nella leggenda Rick Barry (un giocatore NBA che con questa modalità metteva a segno il 90% dei tiri liberi) non è propriamente il gesto più atletico che si possa vedere: potete averne un assaggio nel video qui sotto.

Brutto, ma buono. Tuttavia, per Madhusudhan Venkadesan, ingegnere meccanico dell'Università di Yale, questa tattica snobbata per ragioni estetiche è la scelta più accurata che si possa fare. Nei tiri dall'alto, più veloci, l'oggetto lanciato tende ad avere una traiettoria più lineare, e ogni errore di angolazione si amplifica. In quelli "da sotto in su", più lenti, le piccole sbavature nell'angolo di rilascio hanno minori effetti.

A chi conviene. Il vantaggio - comunque modesto - di questo tipo di lancio si vede soprattutto sui giocatori professionisti, che sanno dosare angolo di lancio e forza delle braccia. In questi casi, mentre la palla si avvicina al canestro dal basso, la sezione trasversale del bersaglio è più ampia e le chance di riuscita sono più alte. Al contrario, i giocatori della domenica rischiano, per inesperienza, di lanciare la palla troppo in alto e rendere le cose ancora più difficili. Piuttosto, meglio il canonico tiro dall'alto.

Le osservazioni valgono in linea generale anche per altri sport in cui si debba lanciare, come il cricket e freccette; nonché per i tiri al bersaglio in generale, un'attività prettamente umana, che si pensa si sia evoluta insieme alla capacità di cacciare con lance o utensili in pietra.

26 aprile 2017 Elisabetta Intini
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