Frazioni di secondo. È questo il tempo che impiegano i bambini più piccoli a riconoscere il volto della loro madre. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Cortex effettuato con encefalogrammi pediatrici in grado di monitorare e registrare l'attività del cervello di 39 bimbi di soli cinque mesi.
fisionomisti. Diversi studi hanno dimostrato come gli uomini adulti, soprattutto i cosiddetti super-fisionomisti, siano velocemente in grado di identificare, tra tanti volti sconosciuti, quelli di persone già viste, anche solo assemblando alcuni particolari del volto come in un puzzle. Si tratta di una capacità – una delle tante, in verità – che ha aiutato la nostra specie a sopravvivere, e a coltivare legami sociali e familiari.
Eppure, questa capacità adulta che si sviluppa con il passare degli anni, sembra essere (in parte) innata. Già uno studio del 2017, partendo dal fatto che la vista si sviluppa già nel pancione grazie all'esposizione alla luce nel corso della gravidanza, ha messo alla prova le capacità visive dei nascituri nel riconoscimento dei volti; un'altra ricerca del 2018 ha poi dimostrato che anche i neonati hanno una notevole capacità di rilevare i volti pochi minuti dopo la nascita, un'abilità fondamentale per interagire con i loro conspecifici.
Bersaglio visivo. Per il nuovo studio sono state presentate molto velocemente a 39 bambini di cinque mesi, immagini di diversi volti femminili sconosciuti interrotte ripetutamente da una con il volto della madre – chiamato bersaglio perché era il volto che il bambino doveva riconoscere. Per l'esperimento, i ricercatori hanno scelto bambini di cinque mesi in quanto studi precedenti avevano dimostrato che a questa età erano perfettamente in grado di riconoscere i volti, anche se in quegli studi, ai bambini erano stati mostrati per un tempo più lungo.
I risultati hanno dimostrato che i bambini sono in grado di identificare il viso della madre anche quando la fissano con angolazioni ed espressioni facciali diverse (proprio come accade agli adulti), e con esposizioni di appena 1/6 di secondo: praticamente la durata di un lampo. Tuttavia, rilevano i ricercatori, i piccoli avevano colpito il bersaglio materno più facilmente quando il volto della madre era presentato frequentemente, e non mescolato con troppi volti sconosciuti. Insomma, non solo i neonati riconoscono la madre dall'odore e dalla voce – che può perfino aiutare i nati prematuri a sopportare il dolore di cure salvavita – ma a soli pochi mesi capiscono che è lei, anche da un solo sguardo d'amore.