Greenpeace, ormai da sedici anni, stila una classifica delle aziende più rispettose dell'ambiente. Apple perde posizioni, mentre Nokia e Sony Ericsson continuano a dimostrarsi le più “verdi”. Toshiba, Microsoft e Nintendo fanalini di coda.
“Nokia si aggiudica un 10 e lode e il gradino più alto sul podio”
Vai col verde - La guida Greener Electronics stilata da Greenpeace si basa su una seria e attenta valutazione dei diciotto principali produttori di elettronica e tiene conto dell'utilizzo di materiali nocivi e inquinanti nel processo produttivo, della politica di riciclo dei rifiuti tecnologici e dell'impatto che questi big dell'hi-tech hanno sul cambiamento climatico. Le pagelle di Greenpeace per i big dell'high-tech di quest'anno riservano alcune sorprese. Se Nokia e Sony Ericsson, rispettivamente al primo e al secondo posto, continuano a tenere alta la bandiera dei paesi scandinavi in fatto di rispetto dell'ambiente, insieme all'olandese Philips che - grazie alle sue nuove eco TV senza sostanze tossiche - resta anche quest'anno sul podio.
Promossi e bocciati - Le principali novità si registrano tra la quarta e la decima posizione. Apple, a quanto pare, è un'azienda più trendy che eco-friendly, e slitta dal quinto al nono posto punita per la scarsa trasparenza nella gestione delle sostanze chimiche e per la mancanza di una chiara strategia per il futuro. Hp viene premiata con un salto dall'ottavo al quarto posto per aver lanciato sul mercato prodotti privi di Pvc e Bfr (ritardanti di fiamma bromurati), mentre Samsung risale la china, passando dal tredicesimo al quinto posto. Seguono Motorola, Panasonic e Sony, tutte rispettivamente al sesto posto. Dell è decima.
Fanalini di coda - Tra le aziende delle “retrovie”di Greenpeace ci sono tre pezzi da novanta del panorama hi-tech: Toshiba, Microsoft e Nintendo. Toshiba viene punita per non aver mantenuto la promessa di lanciare sul mercato entro l'aprile 2010 prodotti privi di sostanze nocive. Microsoft, invece, paga lo scotto di aver posticipato alla fine del 2011 l'eliminazione di Pcv e Bfr dai suoi prodotti, mentre a Nintendo, ultima in classifica, non si perdona la totale assenza di un programma di di ritiro dei rifiuti elettronici.