L’anatomista francese Jacques de Vaucanson presenta il primo automa funzionante dell’era moderna. Era un suonatore di flauto che riusciva a suonare realmente lo strumento emettendo aria dalle labbra e muovendo le dita sul flauto.
L’anno dopo l’anatomista francese realizzò una papera meccanica che inghiottiva e “digeriva” il cibo attraverso un sistema di triturazione interno e parlava facendo “quack”.
Gli automi del XVIII secolo erano semplici divertimenti e sono ora superati dai moderni robot (dal ceco robota che significa “lavoro forzato”).
Alcuni sono già in grado di effettuare lavori complessi come un’operazione chirurgica (il Robodoc). Altri si dedicano a lavori più ameni. Cynthia e Raptus sono impiegati a Londra in un Cyberbar: sono alti due metri e in grado di preparare fino a 75 cocktail diversi e versarli nel bicchiere giusto.
Nella foto, Cynthia all’opera nel suo Cyberbar