Guidare può essere un'esperienza frustrante: traffico, pericoli pubblici al volante e pedoni indisciplinati. Che ne diresti di un navigatore satellitare che non solo ti porta destinazione, ma capisce anche il tuo umore e ti parla in maniera più umana?
“Il gps capisce i tuoi stati d'animo analizzando le tue espressioni facciali e la tua voce”
Macchine emotive - Il professor Peter Robinson dell'Università inglese di Cambridge ammette di amare i gadget hi-tech, come i navigatori satellitari, ma pensa che siano stati progettati da dei “sadici”: frustranti e troppo difficili da usare. Così, partendo da questa semplice osservazione personale, sono anni che insieme al suo team lavora allo sviluppo di un sistema emozionale che migliori il rapporto uomo-macchina. La comunicazione tra gli esseri umani, infatti, non si basa solo sulla comunicazione orale, ma coinvolge anche la sfera emotiva, tramite le espressioni facciali, i gesti e il tono della voce. E, anche se a livello involontario, facciamo lo stesso anche con le cosiddette “macchine” che, ovviamente, non tengono conto di questi segnali emotivi.
Calma e sangue freddo - L'obiettivo del professor Peter Robinson è fare in modo che i vari gadget non solo siano in grado di capire quello che diciamo, ma anche come lo diciamo, partendo dalle espressioni facciali. Robinson e il suo team hanno sviluppato un sistema estremamente accurato in grado di rilevare il nostro umore dai movimenti del viso, dai gesti e dal tono della voce e che trasmette le informazioni raccolte a un navigatore satellitare. Il Gps diventa così empatico e, quando percepisce irritazione e nervosismo nel conducente, risponde con espressioni simpatiche per stemperare la tensione.