Mentre nel nostro emisfero aspettiamo l'inverno, in quello australe sta avanzando la bella stagione. E l'arrivo dell'estate in un continente ben avvezzo a fenomeni meteo intensi come l'Australia, ha portato con sé una serie di curiose - ma note - formazioni nuvolose. Eccone un paio che hanno catturato l'attenzione dei fotografi.
Muro scuro all'orizzonte. La prima, nella foto in alto, è quella che i meteorologi definiscono squall line (linea di groppo o linea dei groppi in italiano): una lunga striscia di formazioni temporalesche, lunghe centinaia di chilometri, che danno origine a imponenti cumulonembi allineati (in questo caso, una serie di nubi a mensola, ossia bande nuvolose basse, allungate e dai colori cupi).
È stata avvistata a Sydney qualche giorno fa e prontamente "catturata" in questo scatto da Nick Moir, un fotografo australiano appassionato di temporali.
Le cause. Questo fenomeno, solitamente associato al passaggio di un fronte freddo nei mesi più caldi dell'anno, si forma quando i venti in uscita da un complesso temporalesco passano sotto a quelli in entrata, e l'aria fredda scivola sotto quella calda. Nell'area di confine dove avviene quest'interazione si generano le imponenti nubi.
Una nube col buco. La seconda formazione, simile a una navicella aliena, è stata osservata dal pubblico dell'emittente ABC News lunedì 3 novembre nei cieli di Victoria (Australia). Si tratta di una hole punch cloud o fallstreak hole: una sorta di grande "buco" che si crea talvolta in altocumuli formati da minuscole gocce d'acqua, la cui temperatura è vicina al punto di congelamento.
E all'interno, una sorpresa. Il passaggio di un aereo attraverso queste nubi genera degli squilibri di pressione che possono portare alla formazione di cristalli ghiacciati che, per il peso, tendono a precipitare verso il basso, generando un buco visibile nella nuvola. La luce del Sole, rifratta dai cristalli di ghiaccio, dà origine all'arcobaleno visibile all'interno.