
Il telescopio spaziale Planck ha fotografato la radiazione di fondo (

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La radiazione cosmica di fondo è un mare di microonde che pervade l’universo, ed è il residuo del Big Bang, l’esplosione che diede inizio all’universo. Fu prevista nel 1948 dai fisici George Gamow, Ralph Alpher e Robert Herman, e fu misurata per la prima volta nel 1965 da Arno Penzias e Robert Wilson, che nel 1978 vinsero il Nobel per la scoperta. Il satellite Cobe, lanciato nel 1989, fece un’analisi più precisa: scoprì che la radiazione cosmica di fondo non era perfettamente uniforme come rilevato inizialmente, ma che la sua mappa presenta “macchie” corrispondenti a zone leggermente più fredde e altre a zone più calde: queste macchie sono l’impronta digitale di ciò che avvenne nei primi istanti di vita dell’universo. Il secondo satellite che ha studiato nel dettaglio la radiazione fossile è stato WMAP, lanciato in orbita nel giugno 2001 e ancora operativo. L'ultimo satellite è stato Plank che «è fino a 10 volte più sensibile e ha una risoluzione angolare 3 volte maggiore» spiega Reno Mandolesi, direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale di Bologna e responsabile dello strumento LFI per rilevare le onde radio a bordo di Planck.