Dieci, cento, mille, diecimila, intere generazioni di macchine capaci di autoreplicarsi, in un futuro non troppo lontano, sembra. Almeno secondo un team di ricercatori dell'università di Cornell, negli Stati Uniti che hanno inventato il primo robot tridimensionale in grado di clonarsi da solo.
Questo è il primo robot tridimensionale in grado di auto replicarsi. Foto:© Hod Lipson, Cornell University |
Un robot che in pochi minuti si riproduce, da uno a due il passo è breve e poi cinque, dieci, cento, diecimila robot. Non è l'inizio di un film di fantascienza.
Quello che una volta abitava solo nella fantasia degli scrittori, oggi esiste sul tavolo di un laboratorio dell'Università di Cornell Ithaca di New York, come riportato dalla rivista Nature.
«C'è tutto un mondo possibile di macchine» ha dichiarato in modo un po' avveniristico Hod Lipson cha ha guidato la ricerca.
Per ora le sue macchine non hanno né braccia e né gambe, sono solo delle piccole torri capaci di “clonarsi” in modo identico una all'altra.
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Piccole tecnologie crescono. Ogni torre-robot è formata da quattro mattoncini a forma di cubo, tagliati a metà trasversalmente, in modo che la torre possa ruotare su se stessa. Il robot per riprodursi si piega verso il basso lasciando giù il suo mattoncino superiore, che diventa la base sulla quale "crescerà" il nuovo robot. Ma il "figlio" non ha bisogno di molto tempo per lo sviluppo: basta che il robot-madre, afferri, calamitandoli con alle sue componenti elettromagnetiche, altri cubi dal tavolo e li cominci a montare uno dopo l'altro sul piccolo robot. |