Se l'obiettivo del Facebook per la “gente del Nord” era scatenare la curiosità della Rete, l'operazione è riuscita alla perfezione. Tutto il resto è avvolto nel mistero e non ci resta che aspettare che il social padano apra i battenti il prossimo febbraio.
“Sul sito sono bene accette anche persone non padane”
Cibo, arte & moda - Un social network per gente del Nord? Così sembra almeno stando alla pagina principale di Feispadania già accessibile online. Se Facebook è un po' troppo generalista per i vostri gusti con persone e razze in arrivo da tutto il mondo, e volete rilassavi e scambiare quattro chiacchiere su argomenti rigorosamente “padani” come cibo, arte e moda, con amici che condividono le vostre stesse radici, allora Feispadania è il luogo giusto per voi. Non sappiamo con certezza che si tratti di un progetto reale o solo di una trovata per alimentare gossip, così non ci resta che Feispadania apra le iscrizioni il prossimo febbraio.
Lingua padana - Feispadania, come si legge sulla pagina rigorosamente in verde, tiene a precisare che “il sito non vuole essere una provocazione a sfondo razzista” e che “sono ben accetti persone non Padane purché rispettino le regole del sito”. Tutto ok, a parte la concordanza cannata nel participio del verbo “accettare” con il sostantivo “persone”. Magari è stato tradotto male dalla lingua padana che, insieme all'italiano e all'inglese, pare saranno gli idiomi in uso sul sito.
L'enigma del nome - Il social network verde rischia di essere denunciato da Facebook, ormai proprietario della parola "face" secondo i tribunali Usa? Premesso che Feispadania sia un serio progetto e non una provocazione, il nome è decisamente simile anche se gli autori del sito hanno scelto un maccaronico "feis", invece di "face".
I commenti - Scherzo o verità, la rete è in fermento per Feispadania. Più di quattromila persone, che crescono a vista d'occhio, ha già condiviso la pagina sul rivale Facebook, mentre i commenti sui blog si dividono tra scherzosi "è una bufala: hanno compreso regioni troppo a sud", a invettive politiche contro la Lega, fino al dubbio che trattandosi di un indirizzo web presso un servizio che concede spazio gratuito (Altervista) si tratti sicuramente di una provocazione. Tu che ne dici?
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