Scienze

Archosauriformi: un prezioso fossile trovato in Brasile

Dopo la grande estinzione di 250 milioni di anni fa un gruppo di rettili prese il sopravvento sui sopravvissuti: un evento di difficile interpretazione, finora.

Circa 252 milioni di anni fa, là dove oggi c'è la Siberia, violentissime eruzioni vulcaniche che si sono succedute molto a lungo hanno modificato profondamente il clima del pianeta, al punto da essere causa di una estinzione di massa che spazzò via il 90 per cento delle specie viventi. Prima dell'evento, che si verificò tra il Permiano (circa da 300 a 254 milioni di anni fa) e il Triassico (dalla fine del Permiano a 200 milioni di anni fa) si stavano diffondendo sulla Terra gli archosauriformi, un gruppo eterogeneo di animali che dopo la grande estinzione si sarebbe ripresa al punto da dominare gli ecosistemi di tutto il mondo per l'intero Mesozoico (250-100 milioni di anni fa).

La lucertola. Come ha fatto questo gruppo di animali a diventare dominante? Ad oggi, gli organismi fossilizzati degli archosauriformi che hanno popolato il pianeta dopo la grande estinzione sono pochissimi, e non sufficienti per rispondere alla domanda.

Recentemente, però, ricercatori di tre università brasiliane hanno portato alla luce un cranio fossile ben conservato di Teyujagua paradoxa (lucertola terribile), trovato in una roccia triassica vicino a Sao francisco de Assis (Brasile), che potrebbe aiutare a capire che cosa avvenne tra la grande estinzione e l'arrivo dei dinosauri.

il cranio di Teyujagua paradoxa rinvenuto in rocce triassiche del Brasile. © Scientific Reports

A tavola col mostro. Il coccodrillo visse circa 250 milioni di anni fa, ossia nel periodo immediatamente successivo alla grande estinzione, ed è perciò «una scoperta straordinaria», come l'ha subito etichettata uno dei ricercatori, Felipe Pinheiro, perché viene proprio da un periodo dal quale sono arrivati fino a noi pochissimi reperti fossili.

Dallo studio dei denti si è capito che era carnivoro e viveva in prossimità di laghi cibandosi di pesci, anfibi e rettili. Le sue narici erano poste nella parte superiore del muso, come per gli attuali coccodrilli, e poteva raggiungere i sei metri di lunghezza. Caratteristiche che lo pongono in una via di mezzo tra i rettili primitivi (che vissero prima della grande estinzione) e gli archosauriformi che precedettero i dinosauri veri e propri. Ed è infine di particolare interesse il cranio, perché potrebbe rivelare come questi animali diventarono dominanti nel Mesozoico.

17 marzo 2016 Luigi Bignami
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