La notizia viene dalla fonte ufficiale: durante una conferenza alla Stanford University, Weiwu Hu, il papà del "processore nazionale cinese”, ha mostrato 3 nuovi microchip disegnati in estremo oriente.
“L’ultima generazione di microchip cinesi è pronta per la commercializzazione”
Chip made in China – Uno dei tre chip ideati in Cina potrebbe essere la base su cui costruire il supercomputer con gli occhi a mandorla, obiettivo che la Cina intende raggiungere per entrare a pieno titolo nella presigiosa lista dei computer più veloci e potenti al mondo. Il processore cinese è già alla sesta generazione e i tre modelli sono vicini al debutto commerciale.
Veloci e poco costosi? - In dettaglio i tre modelli presentati sono: il modello da 1 Ghz eight-core Godson 3B, il 16-core Godson 3C, di cui non è stata comunicata la velocità, e infine il più piccolo da 1 Ghz Godson 2H, progettato per i netbook e altri dispositivi mobili. Il Godson 3B e il Godson 2H dovrebbero essere commercializzati nel 2011, mentre il 3C nel 2012.
Quasi come gli americani – I nuovi chip made in China dovrebbero comunque essere meno prestanti degli americani Intel, la stima è che possano eseguire il 30% di calcoli matematici in meno ogni secondo. In ogni caso le capacità della Cina nel creare microchip competitivi sono in netta crescita e c’è da credere che il supercomputer cinese Dawning 6000 sia vicino al debutto, in programma per il 2011. Il supercomputer utilizzerà il processore Godson 3B e, sebbene più lento delle macchine equipaggiate coi chip di Intel, potrebbe entrare a pieno titolo nella Top 500 dei 500 più veloci supercomputer del pianeta.