
Quando si parla di scioglimento dei ghiacci polari nasce la dicotomia tra Polo Nord e Polo Sud. Per il primo la scomparsa dei ghiaccia soprattutto nel periodo estivo è molto evidente e riconosciuta da tutti i ricercatori, per l’Antartide invece, la situazione è più complessa. Vi sono aree dove è evidente il ritiro dei ghiacci e altre dove, al contrario i ghiacci sono stabili. Ma ora in base ad una nuova ricerca apparsa sulla rivista tecnica “Nature Geoscience”, risulta che durante il secolo appena trascorso, lo scioglimento dei ghiacci durante l’estate antartica è diventato 10 volte più intenso rispetto agli ultimi 1.000 anni.
Alla conclusione si è arrivati attraverso lo studio delle carote di ghiaccio prelevate sull’isola di James Ross, vicino alla punta settentrionale della Penisola Antartica. Campioni di ghiaccio sono stati prelevati fino ad una profondità di 365 metri. Studiando i livelli di ghiaccio formatisi si è riusciti a ricostruire il clima che vi era in Antartide degli ultimi 10 secoli con una precisione mai riuscita in passato. I ricercatori infatti, sono in grado di capire quando e quanto ghiaccio si è sciolto nel passato e quanto se ne è depositato. In questi ultimi mille anni si è scoperto che il minor scioglimento dei ghiacci si ebbe circa 600 anni fa, quando la temperatura in Antartide era di circa 1,6 °C inferiore a quella dei nostri giorni. “Lo scioglimento dei ghiacci estivi di questi ultimi anni – ha spiegato Nerilie Abram dell’ Australian National University and British Antarctic Survey – non ha confronti nell’ultimo millennio e sembra stia incrementandosi decennio dopo decennio”.
Alla ricerca hanno contribuito due studi guidati da Abram: il primo realizzato dal programma British Antarctic Survey e dall'università australiana di Canberra, il secondo dall’universita’ americana di Washington, a Seattle. Tra le varie scoperte i ricercatori sono riusciti a comprendere che anche piccoli cambiamenti di temperatura possono far aumentare notevolmente la fusione dei ghiacci in aree dove le temperature estive sono vicine a 0 gradi, come a esempio nella Penisola Antartica, e questo ha importanti implicazioni sulla stabilità del ghiaccio e di conseguenza del livello degli oceani in un clima più caldo.