Scienze

Anche i dinosauri avevano i pidocchi?

Sono lo spauracchio di ogni mamma con bambini in età scolare, ma i primi a beccarsi i pidocchi non siamo stati noi uomini.

Ne erano pieni. Lo ha scoperto tempo fa Vincent Smith, del Museo di storia naturale di New York, grazie a due rarissimi esemplari di pidocchi fossili, uno risalente a 44 milioni di anni fa e un altro ancora più antico (100 milioni di anni fa) che confermerebbero l’ipotesi che pidocchi scorrazzassero nelle pellicce di uccelli e mammiferi probabilmente già nel Cretaceo (iniziato 145 milioni di anni fa).

A ospitare i primi pidocchi potrebbero essere stati i terapodi, il gruppo più famoso di dinosauri, che comprende anche il Velociraptor e il Tyrannosaurus rex.

Sul numero di Focus in edicola fino al 20 ottobre (e in digitale per sempre) vi raccontiamo la storia e tutte le curiosità sui pidocchi.

E ora che si fa? L’estinzione dei dinosauri fu un disastro anche per i pidocchi, che furono costretti a diversificarsi per adattarsi a mammiferi e uccelli, divenuti padroni del mondo.

L’albero genealogico ricostruito da Smith (vedi immagine sotto) mostra in realtà che l’evoluzione degli ospiti corrisponde sempre all’evoluzione dei pidocchi.

I nostri, per esempio, derivano dall’antenato comune dell’uomo e dello scimpanzé.

L'albero genealogico dei pidocchi (clicca sulla foto per ingrandirla). Abitano le nostre teste da 6 milioni di anni, e i nostri vestiti da quando li abbiamo inventati. Poteva andarci peggio, però.

Lo studio avvalorerebbe la tesi, dibattuta, secondo cui uccelli e mammiferi avrebbero subìto un’ampia differenziazione già prima della scomparsa dei dinosauri. Andando a ritroso nel tempo si dimostrerebbe inoltre che il primo pidocchio, simile ai suoi moderni discendenti parassiti dell’uomo (anche se grande più del doppio) infestò gli antenati degli uccelli, ovvero i dinosauri con le piume.

4 ottobre 2014
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