Mentre l’attenzione di tutti è concentrata sullo scivolone hi-tech di Apple sull’antenna poco ricettiva, un giudice approva una “class action” contro l’azienda di Steve Jobs a causa del contratto in esclusiva con AT&T.
“Via libera a una class action contro il contratto capestro dell’iPhone”
Tutti contro Apple – Se Apple rischia una “class action” per la questione della ricezione difettosa dell’antenna del nuovo iPhone, il giudice James Ware del tribunale del distretto del Nord California dà il via libera a una class action contro l’azienda di Steve Jobs, depositata come causa nell’ottobre 2007, per il rapporto in esclusiva tra AT&T e Apple. Il problema è che chi acquista un iPhone negli Stati Uniti stipula un contratto biennale con AT&T, ma di fatto si ritrova legato mani e piedi in un contratto quinquennale a causa dell’accordo esclusivo fra AT&T e Apple. L’azione legale contesta ad Apple anche di aver alzato i prezzi delle applicazioni per iPhone/iPod e di controllare quali applicazioni possono installare gli utenti in virtù della sua posizione dominante.
E-mail d’accusa – I guai per l’azienda di Steve Jobs purtroppo non finiscono qui. Apple si ritrova anche immischiata in un’altra possibile azione legale in compagnia di colleghi illustri come Google, Microsoft, Motorola, Htc ed Lg per la presunta violazione di otto brevetti legati all’e-mail wireless. NTP, dopo aver scucito oltre 612 milioni di dollari a RIM per alcuni brevetti relativi a tecnologie utilizzate nel BlackBerry, adesso ci riprova sparando nel mucchio.