Le piogge eccezionali che hanno colpito l'Emilia Romagna nelle ultime ore (circa 160 mm caduti nell'arco di 24 ore) hanno provocato frane e allagamenti in molte aree della regione. Alcuni fiumi sono esondati e al pomeriggio di mercoledì 3 maggio si contano anche due vittime: un uomo è morto a Castel Bolognese (Ravenna) travolto dalle acque di un fiume, un altro è deceduto a Fontanelice (Bologna) a causa del crollo di una casa.
In questa mappa prodotta dalla Protezione Civile sono evidenziate le situazioni di criticità e di allerta nel territorio:
Le cifre. La sensazione diffusa è che la frequenza degli eventi estremi in Italia continua ad aumentare, ma si tratta di un'impressione o è un dato oggettivo? Dall'inizio del 2022 a oggi - afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) - se ne sono registrati oltre 130, il numero più alto della media annua dell'ultimo decennio. Secondo gli esperti della Sima, tra primati di caldo, acquazzoni, grandinate, trombe d'aria e alluvioni, l'impatto del cambiamento climatico dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti. E i dati sull'accelerazione di questi fenomeni sono sempre più preoccupanti.
Solo considerando il periodo tra il 2010 e luglio 2022, in Italia si sono verificati 1.318 eventi estremi con conseguenze gravi su territorio e cittadini, 516 allagamenti da piogge intense, 367 danni trombe d'aria, 123 esondazioni fluviali, 55 frane da piogge intense.
Le conseguenze. «I cambiamenti climatici hanno la capacità di influenzare l'intensità e il numero dei fenomeni meteorologici», spiega il presidente Sima, Alessandro Miani, «rendendoli dunque più pericolosi e distruttivi. L'anomala distribuzione delle precipitazioni (in riduzione entro una forbice compresa tra il 10% e il 60%) sta prendendo sempre più la forma di eventi estremi, talora associati ad uragani mediterranei: 60 negli ultimi 40 anni, ma con previsioni di 3 nuovi eventi annui. A causa nostra nubifragi, alluvioni, trombe d'aria e cicloni in futuro saranno più numerosi e distruttivi».
Secondo Miani eventi come quello dell'Emilia Romagna hanno un impatto devastante anche sulla salute dei cittadini perché generano paura, ansietà e stress specie sulla popolazione più fragile, come anziani e bambini.