Un virus informatico ha infettato alcuni computer a bordo della Iss. Nessuna operazione è stata compromessa e nemmeno la sicurezza degli astronauti, ma le procedure di controllo potrebbero essere più rigide. (Alessandro Bolla, 3 settembre 2008)
Un clandestino è riuscito a intrufolarsi sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) violando le misure, da quanto sembra non troppo rigide, di sicurezza. L’ospite indesiderato si chiama Gammima AG ed è un virus informatico che ha infettato i pc portatili che si trovano a bordo della Iss. Si tratta di un virus piuttosto banale, scoperto nell’agosto 2007, creato per rubare le password utilizzate nei videogiochi online. La notizia è stata resa nota da SpaceRef, sito specializzato in notizie sullo spazio, ed è stata confermata dalla Nasa, che ha comunque assicurato che nessun sistema della Iss è stato messo in pericolo dal worm. Ora l’agenzia spaziale sta indagando su come il virus sia arrivato a bordo della Stazione: probabilmente l’infezione è partita da una chiavetta usb portata nello spazio da un astronauta. I pc colpiti (che, si è saputo, non dispongono di antivirus) gestiscono il programma alimentare degli uomini a bordo della Iss: ogni comunicazione tra queste macchine e la Terra è controllata da software di sicurezza. La Nasa vuole però rivedere le proprie procedure per evitare che tali incidenti possano ripetersi, magari con conseguenze più gravi.