Il Nobel a nuovi metodi per scrutare all'interno della cellula.
La struttura di una proteina determinata dalla risonanza magnetica nucleare. La molecola è grande circa un milionesimo di centimetro. |
Lo sviluppo di nuovi metodi per lo studio delle molecole biologiche. Ecco la motivazione per l'assegnazione quest'anno del premio Nobel per la chimica. I vincitori sono uno svizzero (Kurt Wüthrich), un giapponese (Koichi Tanaka) e uno statunitense (John Fenn).
Fenne e Tanaka hanno perfezionato la spettrometria di massa, che permetteva fino a qualche tempo fa di esaminare solo molecole di dimensioni relativamente piccole; infatti era usato per determinare la presenza di composti pericolosi in cibi o in processi industriali. Il metodo perfezionato da John Fenn, chiamato ionizzazione a elettrospray, consente invece di stabilire la presenza e la massa anche di proteine e altre molecole biologiche complesse, che hanno dimensioni ben maggiori; mentre quello inventato dal giapponese Tanaka, chiamato soft laser desorption, utilizza invece un raggio laser che colpisce il campione, obbligando le molecole a rimanere “sospese” per aria, pronte per l'analisi.
Le molecole risuonano. Kurt Wüthrich ha migliorato invece la risonanza magnetica nucleare, un altra tecnica spesso utilizzata dai chimici, che dà informazioni sulla struttura e sul comportamento delle molecole biologiche. Il metodo di Wüthrich permette di assegnare alle molecole organiche punti fissi da cui si parte per calcolarne la struttura.
Le conseguenze di queste scoperte sono incalcolabili, perché vedere cosa fanno le proteine quando sono nella cellula, e non bloccate in posizioni fisse, dà una spinta alla cosiddetta proteomica, lo studio di come le proteine e altre sostanze agiscono insieme nella cellula.
(Notizia aggiornata al 9 ottobre 2002)