Prime collisioni tra particelle registrate da parte di tutti e 4 gli esperimenti dell'Lhc.
Si tratta di collisioni a bassa potenza (450 GeV), ma sono state registrate con ben 10 giorni di anticipo sulla tabella di marcia.
Paola Catapano dalla sala controllo dell'Lhc per Focus.it, 23 novembre 2009
(ultimo aggiornamento 21 novembre ore 21:23)
L'escalation continua. Solo tre giorni dopo la prima iniezione di due fasci di protoni in LHC, arrivano le collisioni! Una performance del tutto inattesa e senza precedenti nella storia degli acceleratori.
"E' facile presentarsi qui, dopo aver avviato la collaborazione, per vedere il rivelatore partire e alla prima accensione... champagne ! Continuate così" ha affermato Sergio Bertolucci, l'italiano che è direttore per la ricerca del Cern, ai membri della collaborazione ATLAS, l'esperimento che per primo ha registrato eventi di collisioni oggi alle 14:22 e che per l'occasione ha invitato in sala di controllo il direttore per la ricerca.
Scontro ai 4 rivelatori
Nel anello di 27 km dell'Lhc sono presenti 4 rilevatori. Ognuno di essi è stato costruito per specifici esperimenti. CMS e ATLAS hanno come scopo principale dimostrare l'esistenza del bosone di Higgs.
I RIVELATORI DELL'LHC
L'Lhc è fatto in modo da realizzare 600 milioni di collisioni tra protoni al secondo. Ma oltre il 90% dei dati registrati durante questi scontri viene eliminato. Solo una piccola parte, quella più interesante, viene "salvata" e studiata.
Dopo ATLAS, anche gli altri 3 esperimenti del Lhc hanno registrato le collisioni di particelle: il rivelatore ALICE, alle 17:30; LHCb alle 18:30 e infine, alle 19:20, CMS, l'esperimento in concorrenza diretta con ATLAS.
Per la prima volta nella (breve) storia dell'Lhc si sono registrati gli incroci di due fasci di protoni nei quattro punti in cui sono posti i quattro detector (rivelatori). Questo evento segna l'inizio di una nuova era, quella dell'analisi dei dati. Si può dire che sia finito il lungo periodo di costruzione e test di acceleratore e rivelatori. Da oggi possiamo finalmente chiamare Lhc col suo nome: collider!
Paola Catapano lavora al Cern di Ginevra nell'ufficio comunicazione, a stretto contatto con gli scienziati che lavorano con l'Lhc e ne analizzano i risultati. Grazie a lei e ai suoi articoli, Focus.it vi aggiornerà nei prossimi mesi sugli esperimenti dell'Lhc.
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