In un laboratorio australiano alcuni ricercatori sono riusciti a ottenere diamanti sintetici a temperatura ambiente, invece che ai 1.000 °C circa che servono solitamente. Un risultato interessante, se non fosse che la pressione richiesta per "fabbricare" le gemme è stata di circa 1.000 tonnellate per centimetro quadrato. Questa è solo l'ultima, in ordine di tempo, delle curiosità che circondano i diamanti.
Diamante o brillante? La prima, non ovvia, è che il termine "diamante" indica la pietra grezza, mentre il "brillante" è uno dei possibili tagli a cui si può sottoporre la pietra perché mostri al meglio tutte le sue proprietà. Ma un diamante può essere tagliato anche a pera, ovale, a smeraldo, a cuore e in molte altre fogge. Peso, purezza, colore sono invece caratteristiche di una pietra tagliata, come mostra l'animazione qui sotto.
Eterni? Quasi! Nel numero 349 di Focus (novembre 2021) trovate invece un articolo che affronta l'argomento diamanti a tutto tondo: dai fenomeni che li hanno formati ai luoghi di estrazione, dall'utilizzo (l'80% non finisce al dito ma nell'industria) alla loro presenza... nello Spazio. E, attenzione: se pensate che i diamanti siano "per sempre", non è così. Queste pietre sono una forma cristallizzata del carbonio, che però non è stabile. Con il tempo tendono a degradarsi in grafite, che pure è composta da carbonio ma è molto meno nobile, tanto che si usa per la mina delle matite. La buona notizia è che perché questo processo avvenga occorrono alcuni milioni di anni.