Ogni strumento è il benvenuto per aiutare la lotta al terrorismo. Anche gli scienziati offrono il loro contributo con un sistema di sorveglianza per spiare le loro mosse in tempo reale.
“Le telecamere di sorveglianza sono collegate e collaborano”
Controllo dall'alto - Prima li devi beccare, e a questo ci pensano i satelliti o qualche soffiata, ma una volta individuati entrano in gioco le videocamere spia. Non è la trama di un film di spionaggio, ma la tecnologia in fase di sviluppo presso i laboratori di ricerca militare a Porton Down nel Wiltshire (Inghilterra). Gli esperimenti condotti dagli scienziati hanno visto in azione un nuovo sensore e sistemi informatici per l'elaborazione delle informazioni che, lavorando in tandem, sono in grado di offrire la sorveglianza necessaria a monitorare il movimento di terroristi.
Zone di guerra - Si tratta in pratica di un uso militare di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, le cosiddette CCTV (Closed Circuit TeleVision), ma in versione migliorata. Piazzando una serie di telecamere in una zona di guerra sarà possibile tenere d'occhio le attività dei terroristi e anticiparle, soprattutto quando ci sono in ballo ordigni esplosivi improvvisati.