La notizia è eclatante: potrebbe essere il primo uomo ad essere guarito dall’AIDS. Dopo un trapianto eseguito da alcuni ricercatori tedeschi, il virus non è più all’interno dell’organismo.
“Ricercatori tedeschi eseguono un trapianto di midollo e dopo 4 anni il virus è scomparso”
La scoperta - Thomas Schneider e alti ricercatori del Berlin Charite Hospital hanno utilizzato un trapianto di midollo osseo, per trattare un paziente affetto da leucemia e con una conclamata infezione da HIV. Dopo aver ricevuto il trapianto nel 2007, da parte di un donatore con una mutazione genetica che è nota per dare ai soggetti una sorta di immunità dall’HiV, anche nell’organismo del ricevente è scomparsa ogni traccia del potente virus.
Medicina invasiva - Il trapianto di midollo osseo è l’ultimo tentativo per i pazienti affetti da alcuni cancri, come la leucemia. Si tratta di una tecnica pericolosa, che prevede di sostituire il midollo osseo con quello del donante, che ha un gruppo sanguigno identico e un sistema immunitario simile. Dopo mesi di ricovero l’impianto cresce e ricostruisce il sistema immunitario del paziente.
Opinione dell’esperto - Secondo il dottor Robert Gallo, uno studioso dell’Institute of Human Virology dell’Università del Maryland che ha contribuito a scoprire l’immunodeficenza che causa l’AIDS, è una tecnica rischiosa perché può uccidere il paziente e in ogni caso si saprà se è una cura solo dopo aver svolto indagini genetiche sul soggetto, dopo il suo decesso.
I mutanti tra di noi - La mutazione genetica è inerente a un recettore, una specie di porta, che permette al virus di entrare nella cellula e infettarla. Già dal 1990 gli scienziati sanno che alcune persone, la maggior parte con discendenze Nord Europee, che hanno questa mutazione genetica, raramente vengono infettate dal virus dell’AIDS, virtualmente ne sono immuni.