E' scomparsa a 103 anni nella sua casa di Roma Rita Levi Montalcini, la più grande scienziata italiana e unica donna del nostro paese ad aver ricevuto il Nobel per una scoperta scientifica.
Nata a Torino il 22 aprile del 1909, nel 1936 si laureò in medicina contro la volontà del padre.
Nel 1938 la pubblicazione delle leggi razziali la costrinse a lasciare l'Italia: si rifugiò a Bruxelles, dove continuò gli studi fino al 1940, quando il paese venne invaso dalle truppe naziste.
Il laboratorio in camera da letto. Rientrata a Torino non potè più frequentare l'università in quanto ebrea e così allestì un piccolo laboratorio casalingo dove proseguì le proprie ricerche sul ruolo dei fattori genetici e ambientali nella differenziazione dei centri nervosi.
Fu proprio in questo laboratorio improvvisato che scoprì l'apoptosi, cioè il meccanismo che porta alla morte delle cellule nervose nella fase inziale del loro sviluppo.
Fino alla fine della guerra visse nascosta per paura dei rastrellamenti, prima nell'astigiano e poi in Toscana, portando avanti le proprie ricerche in laboratori di fortuna improvvisati grazie alla collaborazione di colleghi e amici.
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Gli anni americani e il Nobel. Nel 1947 si trasferì alla Washington University di St.Louis dove nel 1954 scoprì l' Ngf, la proteina del fattore di crescita nervoso, che nel 1986 le valse il Nobel per la medicina e la fisiologia. Nella motivazione del premio, condiviso con il suo studente Stanley Cohen, si legge “La scoperta dell'NGF all'inizio degli anni cinquanta è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo».
Il ruolo dell' NGF. L'Ngf è una proteina che regola la crescita dei neuroni lungo i quali si trasmette l'impulso nervoso. Questa trasmissione del segnale elettrico avviene grazie ad alcuni ioni che stimolano il rilascio di un neurotrasmettitore.
La sua scoperta fu di fondamentale importanza perchè per la prima volta chiarì i meccanismi di accrescimento delle cellule e degli organi ed ebbe un ruolo determinante nella comprensione dei meccanismi di evoluzione del cancro e delle malattie neurologiche come l'Alzheimer e il Parkinson.
Una volta in pensione, la Montalcini rientrò in Italia nel 1977 e collaborò con il CNR in numerose ricerche e studi. Nel 2001 venne nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.