Circa 10 milioni di anni fa, il megalago del Mare di Paratethys – ossia un ramo del Mare della Tetide che era presente nel cuore dell'odierna Europa attuale circa 155 milioni di anni fa – diede vita al più grande lago (di cui si abbia notizia) nella storia della Terra, isolandosi dal resto della Tetide.
Dall'Austria al Kazakistan. Copriva un'area più grande delle dimensioni dell'odierno Mar Mediterraneo. Su una mappa moderna si estenderebbe dall'Austria fino al Kazakistan, nell'Asia centrale. Finora si conosceva poco della storia di questo lago, ma un nuovo studio è riuscito ad identificare quattro cicli climatici durante i quali le sue dimensioni sono andate a ridursi nel tempo, con la (probabile) conseguente scomparsa di un gran numero di specie che vivevano al suo interno.
La vita acquatica nel Mare di Paratethys era unica e molto variegata: si trovavano dai molluschi ai crostacei, fino a piccole balene e delfini che si sono evoluti per adattarsi a quell'ambiente ristretto. Quando i livelli dell'acqua diminuirono, e le concentrazioni di sale aumentarono, pochissime tra quelle creature riuscirono a sopravvivere.
Spiega Wout Krijsman dell'Università di Utrecht nei Paesi Bassi che ha partecipato alla ricerca pubblicata su Scientific Reports: «Alla fine dei cicli climatici ci deve essere stato un mondo preistorico post-apocalittico, in pratica una versione acquatica delle terre desolate di Mad Max (la serie cinematografica ambientata, appunto, in uno scenario post-apocalittico, ndr)".
Quattro fasi in discesa. Krijgsman e i suoi colleghi hanno studiato i reperti fossili, i depositi sedimentari e la geologia dell'area intorno al Mar Nero, che oggi si trova più o meno nel centro rispetto all'originaria posizione del Mare di Paratetide, e ciò ha permesso di identificare quattro principali cali nel livello dell'acqua che sono durati diverse centinaia di migliaia di anni. La diminuzione più drastica è stata l'ultima tra quelle registrate, avvenuta tra 7,65 milioni e 7,9 milioni di anni fa: questa fase era già stata evidenziata nel 2018 ed era stata chiamata Great Kherson Drying. Durante quell'episodio, i livelli dell'acqua del Mare di Paratethys scesero di ben 250 metri, suddividendo il megalago in tanti mini laghi. Alcuni di essi, per l'enorme quantità di sali presenti, divennero tossici per la maggior parte della vita acquatica.
9 volte l'italia. Nel suo momento di massima capacità, il lago avrebbe coperto un'area di circa 2,8 milioni di chilometri quadrati (più di 9 volte la superficie dell'Italia), immagazzinando più di 10 volte la quantità di acqua che si trova oggi nei laghi di tutto il pianeta.
Successivamente, durante i periodi di siccità, il megalago perdeva fino al 70 per cento della sua superficie e fino ad un terzo del suo volume.
In ogni caso restano ancora da chiarire i fattori scatenanti di queste variazioni così intense e i meccanismi esatti con cui si sono sviluppati. Originato da un'attività tettonica molto dinamica, il Mare di Paratethys sarebbe esistito in totale per circa 5 milioni di anni, finché le alterazioni del paesaggio avrebbero fatto defluire le sue acque nel Mediterraneo.