Con una primavera poco piovosa, un luglio bollente e rarissimi fiocchi di neve anche in montagna fino al 31 dicembre, il 2015 è stato nuovamente un anno anomalo per il clima in Italia. Lo conferma il rapporto appena pubblicato dall'Ispra, che ha raccolto i dati su temperature e precipitazioni nell'arco dei 12 mesi.
Con un +1,58 °C rispetto ai valori di riferimento, la colonnina di mercurio segna un nuovo anno record. E sebbene la temperatura media sia soltanto di poco superiore a quella del 2014, in estate si è saliti fino a +2,53 °C, con un picco a luglio di circa +4,3 °C al Nord e al Centro, e +2,88 °C al Sud e nelle Isole.
Non è andata meglio per le acque dei mari, che con temperature medie variabili fra i 19,5 °C dell'Adriatico e i 21 °C dello Ionio segnano in totale un +1,28 °C rispetto ai valori di riferimento. Anche questo è un record.
Piogge eccezionali. Le precipitazioni non fanno invece registrare grandi variazioni in termini assoluti: si sono infatti ridotte del 13%, ma non mostrano una tendenza chiara né verso una riduzione né verso un aumento, se confrontate con gli anni precedenti. La loro distribuzione desta tuttavia preoccupazione.
Al Nord e al Centro, il 2015 è stato nettamente meno piovoso, con periodi prolungati di siccità a luglio e fra novembre e dicembre. Qualcuno ricorderà, nelle vacanze di Natale, gli sciatori costretti a scendere sulle piste di neve artificiale, fra prati e alberi fioriti come all'inizio della primavera. Questa tendenza sembra destinata a confermarsi negli anni, anche se uno studio appena pubblicato su Nature Geoscience disegna, almeno per le future stagioni estive, uno scenario alquanto diverso, ma non rassicurante. Infatti, secondo gli esperti del Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam di Trieste, aumenteranno anche sulle Alpi le piogge estive particolarmente intense e le alluvioni.
Al Sud e sulle Isole questo stà già avvenendo: il 2015 è stato pressoché nella norma per la quantità di pioggia, ma è cresciuta la frequenza e la violenza delle precipitazioni eccezionali, in particolare in Sicilia. Questo è un fenomeno previsto dai modelli climatici e destinato a intensificarsi nei prossimi anni.