Scienze

10 cose da sapere sui terremoti

Terremoti come quello di qualche giorno fa in Marocco non sono prevedibili. Ma vengono studiati. Ecco alcune curiosità su questi devastanti eventi naturali.

Alle 23:11 dell'8 settembre 2023 ora locale, un terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito il Marocco (in Italia erano le 00:11 del 9 settembre): il bilancio ancora provvisorio conta quasi 3.000 morti e più di 5.000 feriti gravi. L'epicentro della scossa – durata 30 secondi– è stato localizzato a sudovest di Marrakech, ad una profondità di 18,5 chilometri. L'ultima forte scossa di magnitudo 3.9 è stata registrata la mattina del 10 settembre. 

Non possiamo ancora prevedere i terremoti, ma conosciamo bene il funzionamento. Ecco alcune curiosità su questi eventi naturali devastanti, in grado di generare in pochi secondi un'energia maggiore di quella derivata da migliaia di bombe atomiche.

1 - Quando si verificano i terremoti? Il terremoto si verifica quando le rocce che formano la crosta terrestre si spaccano, poiché sottoposte agli sforzi derivati dai movimenti delle placche tettoniche sulle quali giacciono. Quando tali sforzi superano il limite di resistenza stesso delle rocce, queste si spaccano, liberando energia sotto forma di onde sismiche. In Marocco, però, non c'è stato soltanto lo scontro tra due placche, che avviene molto più a nord, ma più semplicemente un raccorciamento della crosta per il movimento dell'Africa verso nord-est. 

2 - Che cosa sono le onde sismiche? Sono potenti oscillazioni che si propagano nel sottosuolo. Ne esistono di due tipi: le onde P (Prime), che attraversano le rocce nella stessa direzione in cui viaggiano, comprimendole e dilatandole come una fisarmonica, e le onde S (Seconde), che agiscono ortogonalmente al terreno, facendolo ondulare.

3  - Come si misurano? La scala Richter misura la magnitudo di un terremoto, ossia l'energia elastica sprigionata; la scala Mercalli che veniva impiegata in passato ne valuta l'intensità prendendo in esame gli effetti sull'ambiente, sulle cose e sull'uomo. Ora si usa solo la prima perché dà indicazioni univoche, mentre la seconda varia in base alla localizzazione del sisma. Importante: la scala Richter è esponenziale con fattore 30. Questo significa che rispetto a un terremoto di grado 1.0, un terremoto di grado 2.0 è trenta volte più forte, mentre uno di magnitudo 3.0 è 30 x 30 = 900 volte, un terremoto di intensità 4.0 sarà ben 27.000 (30 x 30 x 30) volte.

4 - Qual è stato il terremoto più potente mai registrato? Quello che il 22 maggio 1960 colpì il Cile Centrale alle ore 14.11: toccò i 9.5 gradi di magnitudo e la scossa fu avvertita persino in Giappone e in Europa. In Italia il triste primato spetta al terremoto di 7.2 che il 28 dicembre 1908 colpì lo stretto di Messina, facendo oltre 100.000 vittime.

5 - CoSA SOnO (E COME SI CALCOLANO) ipocentro ed epicentro? Il punto della frattura si chiama ipocentro, il suo corrispondente ortogonale sulla superficie è invece l'epicentro. Se per ricavare il dato di profondità del primo occorre studiare la propagazione delle onde P e S, per l'epicentro basta triangolare i valori rilevati dalla rete di sismografi presenti sul territorio.

6 - Quanto dura un terremoto? La durata non è definibile in modo univoco: dipende dalla magnitudo, dalla distanza dall'ipocentro e dalla geologia del suolo. Due sono però i modi di pensare alla durata di un sisma: si può considerare il tempo necessario affinché la faglia si rompa, oppure il periodo di scuotimento percepito in un dato punto.

7 - Possiamo prevederli? No. Si è scoperta l'esistenza di alcuni "precursori sismici" ma che è impossibile, o quasi, monitorare. riguardano l'emissione di elementi chimici radioattivi dal sottosuolo (come il radon), i cambi di posizione ed elettromagnetismo delle rocce, l'analisi di micro-terremoti che possono precedere un evento più grande.

8 - È vero che gli animali li sentono prima? Esistono studi che descrivono comportamenti inusuali di animali all'approssimarsi di un sisma. Difficile però confermare che, all'approssimarsi di una scossa di terremoto, vi siano reali comportamenti predittivi da parte degli animali stessi. Non è escluso invece che siano in grado di percepire le onde che possono precedere una scossa violenta e che non sono rilevabili dall'uomo, oppure le variazioni in flussi d'acqua sotterranei o il rilascio di gas dal terreno.

9 - Quali sono le aree più a rischio? In primo luogo quelle della "cintura di fuoco", l'anello che ricalca il perimetro delle due placche più attive, quella del pacifico e di Nazca, e che va dal Cile alla Muova Zelanda passando per Americhe, Giappone e arcipelaghi del sud-est asiatico. Importanti aree sismiche sono anche sud Europa (Italia, Grecia e Turchia), Medio Oriente e Himalaya.

10 - Possono essere causati dagli uomini? In alcuni casi sì, ma se si escludono quelli generati dalle esplosioni atomiche, sono quasi impercettibili. I  sismografi, però, sono in grado di rilevarli: alcuni vengono causati dalle estrazioni petrolifere, altri, addirittura, dall'esultanza dei tifosi all'interno di uno stadio.

11 settembre 2023 Simone Valtieri
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