Milano, 25 ago. (AdnKronos Salute) - Il virus Zika prolifera nel tessuto vaginale delle femmine di topo incinte per diversi giorni dopo l'infezione. E' quanto hanno osservato scienziati dell'università americana di Yale. Dai genitali, spiegano, il virus si diffonde e infetta il cervello del feto, compromettendone lo sviluppo. I risultati ottenuti dagli esperti in uno studio pubblicato su 'Cell' suggeriscono che proprio nel tratto riproduttivo femminile, più che in altri siti di infezione, il virus può replicarsi con maggiore incisività, con conseguenze - avvertono i ricercatori - potenzialmente disastrose per la riproduzione.
Recenti studi hanno confermato la trasmissione sessuale di Zika da uomini infettati a donne non infette. Tuttavia, riflettono gli autori del nuovo lavoro, gli scienziati non hanno determinato se il virus si è replicato nella vagina dopo che le donne vi sono state esposte attraverso i rapporti sessuali.
Per approfondire la questione, la docente di immunobiologia Akiko Iwasaki e i co-autori hanno osservato la replicazione del virus Zika in un tessuto vaginale di controllo, sia di topi non geneticamente modificati che di topi privi di geni che regolano proteine del sistema immunitario note come interferoni di tipo I (che in altre ricerche si sono dimostrate fondamentali per controllare il virus iniettato nei topi). Gli esperti hanno scoperto così che Zika si è replicato nella vagina e che persisteva dopo l'infezione.
"Abbiamo visto - precisa Iwasaki - una significativa replicazione nel tessuto genitale, fino a 4-5 giorni. Con altre vie di infezione, invece, il virus non si replica, a meno che non si blocchino gli interferoni di tipo I. Quello che ci ha sorpreso è che il virus si è replicato nella vagina di topi non geneticamente modificati, con risposta dell'interferone intatta".
I risultati dello studio sollevano domande critiche circa l'impatto della trasmissione per via sessuale. "La scoperta potrebbe essere importante per le donne, non solo per quelle in gravidanza", riflette Iwasaki. "La vagina è un sito in cui il virus può replicarsi ed eventualmente trasmettersi ai partner. Nelle donne in gravidanza, la trasmissione vaginale può avere un impatto significativo sul feto in via di sviluppo".
La scoperta è ancora più significativa se si considera che, secondo quanto emerso di recente, il virus Zika può persistere anche nel liquido seminale fino a 6 mesi (180 giorni) dopo l'infezione, osserva la ricercatrice di Yale. Inoltre, evidenzia, un recente lavoro segnala una trasmissione da donna a uomo del virus Zika, dopo un rapporto. Gli organi riproduttivi sembrano essere una "nicchia" per il virus, conclude Iwasaki, e gli studi futuri dovrebbero concentrarsi sulla prevenzione o sul trattamento dell'infezione vaginale da Zika durante la gravidanza.