Ginevra, 8 feb. (AdnKronos Salute) - Almeno 12 gruppi di ricerca sono al lavoro su un vaccino contro Zika. "Tutti sono ai primi stadi di sviluppo e la disponibilità di prodotti autorizzati potrebbe richiedere pochi anni". Lo spiega l'Organizzazione mondiale della sanità, impegnata nella mappatura della R&S esistente sul virus Zika, proprio "al fine di privilegiare prodotti medici e approcci che dovrebbero avere una corsia preferenziale. Queste ricerche saranno esaminate da comitati consultivi di esperti il più presto possibile". Ad oggi, comunque, la maggior parte della ricerca che potrebbero essere utile contro Zika è stata effettuata su altri flavivirus, come quelli responsabili di Dengue o febbre gialla.
Ma anche la diagnostica è prioritaria, "per accertare la presenza del virus Zika" ed evitare confusioni rispetto ad altre malattie simili causate da flavivirus con zanzare vettori. "Pochissimi test sono disponibili", avverte l'Oms. Un appello alle aziende interessate e ad altri gruppi è stato emesso il 5 febbraio scorso: i gruppi sono stati invitati a presentare i potenziali prodotti all'Oms, in base alla procedura 'Emergency Assessment and Listening'. "Questa procedura, una volta che un prodotto è stato accolto, garantisce livelli accettabili di qualità e prestazioni e consente alle agenzie delle Nazioni Unite, alle Ong e ai Paesi di procurarselo in tutta sicurezza", ricorda l'Oms.
E ancora, "alcuni studi sono in corso su terapie profilattiche che funzionano allo stesso modo della profilassi per la malaria". Non solo, l'Oms considera anche il "rilascio controllato di zanzare geneticamente modificate": può essere "opportuno prendere in considerazione questo approccio per arrestare la diffusione di Zika", afferma l'agenzia.
Per combattere il virus che sta spaventando il Sudamerica, l'Oms sta lavorando anche alla realizzazione di "reti di sostegno regolatorie per l'approvazione accelerata di studi clinici nei Paesi" colpiti; ma anche sulla fornitura tempestiva di campioni e la condivisione dei dati tra i gruppi che intraprendono gli studi di ricerca e sviluppo su Zika, al fine di garantire" il massimo supporto alla ricerca e allo sviluppo di armi contro il virus.
Questo tipo di impegno contro Zika è parte del lavoro complessivo su una tabella di marcia - R&D Blueprint - per una migliore preparazione in ricerca e sviluppo sulla base dell'esperienza del lavoro fatto durante l'epidemia di Ebola. La tabella di marcia permetterà "una risposta di emergenza che sia più rapida ed efficiente possibile" a malattie emergenti, per le quali non ci sono contromisure, o ce ne sono soltanto poche.
Nel mese di dicembre 2015 si era tenuto un incontro per identificare un breve elenco di agenti patogeni cui dare priorità immediata.
Ebbene, "Zika è stato identificato come un rischio grave, che necessita di ulteriori interventi il prima possibile", conclude l'Oms.