Teresina, 10 feb. (AdnKronos Salute/Dpa) - No del Governo brasiliano alla possibilità di abortire nel caso in cui il nascituro sia affetto da microcefalia, una malformazione congenita che si sospetta collegata al virus Zika contratto dalla madre in gravidanza. "La posizione del ministero della Salute è inequivoca: è la posizione in difesa della legge", ha dichiarato il ministro della Salute del Brasile, Marcelo Castro, citato online dalla testata 'Folha de S. Paulo'.
"Siamo agenti pubblici - ha precisato - e non possiamo difendere altro se non il rigoroso rispetto della legge. La legislazione brasiliana permette l'aborto solo in 3 situazioni che non includono la microcefalia". Il ministro si riferisce al caso in cui la gestazione comprometta la vita della madre, a quando il concepimento è frutto di una violenza sessuale, o al caso in cui il feto sia colpito da anencefalia (assenza di cervello).
L'appello a ripensare alle regole su aborto e contraccezione nei Paesi dell'America Latina colpiti da Zika era arrivato nei giorni scorsi dall'alto commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein.