Milano, 18 feb. (AdnKronos Salute) - Non ci sono prove che Zika rimanga nell'apparato genitale femminile e quindi possa essere trasmesso sessualmente dalle donne. E' questa la conclusione degli scienziati che, al momento, hanno escluso questa forma di contagio. Della scorsa settimana, invece, la notizia della conferma che il virus resta nello sperma per 2 mesi, presentando dunque potenziali rischi di trasmissione sessuale da parte degli uomini anche molto tempo dopo che i primi sintomi sono scomparsi.
Zika è infatti già noto per essere stato trasmesso sessualmente dagli uomini alle donne. Ma è improbabile che il contagio funzioni anche al contrario secondo l'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), che raccomanda ai maschi di indossare il preservativo per 6 mesi dopo la fine dei sintomi, riporta il 'New Scientist'. "Per quanto ne sappiamo, non ci sono prove che Zika persista nei genitali femminili, e non c'è stato nessun caso, documentato o sospettato, di trasmissione per via sessuale da una donna a un'altra persona," spiega Nicklas Danielsson, specialista di malattie infettive all'Ecdc .
Il più grande rischio del virus riguarda piuttosto i feti di donne infettate. Si pensa infatti che Zika possa causare la microcefalia nei nuovi nati. Proprio questa minaccia ha spinto l'Organizzazione mondiale della sanità a dichiarare Zika un'emergenza globale. Gli scienziati brasiliani hanno recentemente trovato campioni del virus nella saliva e nelle urine, e stanno ora indagando se baciare possa essere una - alquanto improbabile - fonte di contagio.