Per la prima volta nella Storia, gli atleti che gareggeranno alle Olimpiadi lo faranno in un surreale silenzio, senza grida di incoraggiamento. La diffusione della variante Delta di coronavirus in Giappone ha spinto gli organizzatori di Tokyo 2020 a decidere per un'edizione a porte chiuse: i giochi si terranno senza pubblico, per evitare che si trasformino in un nuovo evento di superdiffusione con ricadute a livello mondiale. Non solo: per l'intera durata delle Olimpiadi, Tokyo rimarrà in uno stato di emergenza. Insomma il tifo di gruppo non sarà bandito soltanto dagli stadi, ma da ogni altro luogo pubblico.
Lo zampino della variante. Le Olimpiadi si terranno dal 23 luglio all'8 agosto, le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre. Lo stato di emergenza entrerà in vigore il 12 luglio e rimarrà in essere almeno fino al 22 agosto - poi, si valuterà il da farsi. Fino a pochi giorni fa, il piano prevedeva di ammettere in stadi e palazzetti al massimo 10.000 spettatori... muti, con il divieto assoluto di canti e cori per limitare la diffusione di aerosol infettivi.
L'inversione di marcia è arrivata per una crescita di contagi causata dalla variante Delta: mercoledì 7 luglio, i nuovi casi di covid in Giappone erano 2.180 di cui 920 nella sola Tokyo, il numero più alto dal 13 maggio scorso. Sono valori che noi riterremmo bassi, ma troppo elevati per un Paese che finora è riuscito a mantenere le infezioni a livelli abbastanza limitati e a "limitare" i decessi a 14.900 unità. Per fare un confronto, il Regno Unito si appresta ad abbandonare ogni precauzione residua con oltre 31 mila nuovi casi al giorno.
Pochi vaccini. Il Giappone è - a dire il vero - ancora in affanno con la campagna vaccinale. Solo il 15% della popolazione è completamente vaccinato, e la speranza è che gli over 65 di Tokyo e Osaka, le due città più colpite dalla covid, possano essere protetti entro fine luglio. Il Paese si prepara ad accogliere circa 11.000 atleti olimpici e 4.400 atleti paralimpici, insieme a decine di migliaia di persone tra preparatori, giudici, arbitri, sponsor e giornalisti da tutto il mondo. Si stima che circa l'80% degli atleti nel villaggio olimpico sarà stato vaccinato per l'inizio dei Giochi, ma si comprende facilmente perché la preoccupazione di una nuova ondata mondiale di casi sia alle stelle.
Città blindata. Finché permane lo stato di emergenza, bar e ristoranti di Tokyo non potranno servire alcol e dovranno chiudere entro le 20.00.
Non si potranno tenere eventi con i tifosi in nessuna struttura sportiva né in alcuna altra area della città. In altre prefetture meno colpite dai contagi gli stadi potranno tuttavia accogliere i tifosi fino al 50% della loro capacità. Sarà così a Fukushima, dove si terranno le gare di baseball e softball, a Miyagi, dove si giocheranno alcune partite di calcio e nella città di Shizuoka, che ospiterà le competizioni di ciclismo. Le misure precauzionali per le Paralimpiadi si discuteranno a Olimpiadi concluse, attorno all'8 agosto.