Roma, 28 ott. (AdnKronos Salute) - Stress, insonnia e mal di testa da overdose di tecnologie digitali? Una grande azienda italiana ha deciso di valutare il rischio tecnostress e intervenire su oltre 100 lavoratori con una formazione specifica per prevenire i sintomi di sovraccarico informativo ed eccessiva connessione digitale. Il progetto è stato realizzato da Netdipendenza Onlus, in collaborazione con l’Associazione italiana formatori della salute e sicurezza sul lavoro (Aifos), presso una società per azioni che opera nel campo dell’information technology, con sede a Roma, e verrà premiato domani durante una convegno sullo stress organizzato dall’Inail per la prevenzione delle malattie professionali, all’interno della campagna europea sullo stress lavoro correlato promossa dall’Agenzia europea per la salute nei luoghi di lavoro (Eu-Osha).
La valutazione del rischio su un campione di 100 lavoratori è durata tre mesi ed è emerso che "il tecnostress era presente tra impiegati e dirigenti. Tra i sintomi più diffusi - affermano da Netdipendenza Onlus - c'erano il mal di testa e il calo della concentrazione, dovuti all’aumento delle informazioni digitali, all’uso continuo del cellulare aziendale e alla gestione di alcune applicazioni per motivi di lavoro, tra cui Whatsapp, Skype e Facebook".
I lavoratori hanno poi seguito un corso di formazione per conoscere gli effetti del tecnostress sulla salute e hanno appreso alcune tecniche di prevenzione, tra cui la meditazione, "che si sono rivelate efficaci, come poi è emerso in un successivo questionario distribuito agli stessi lavoratori alla fine del percorso formativo".
L'intero progetto è stato documentato in un video di 16 minuti, pubblicato su YouTube, per sensibilizzare i lavoratori digitali, che in Italia sono oltre 14 milioni secondo l'ultimo rapporto di Asseprim, l’associazione delle imprese di Information and Communication Technology. Un altro importante sintomo segnalato dai lavoratori digitali riguarda le tensioni muscolari da tecnostress. Per questo motivo Netdipendenza e Aifos hanno promosso il primo corso sul massaggio anti-tecnostress, che si può praticare anche in ufficio, che si terrà a Milano il 5 novembre e a Roma il 12 novembre.
"Il tecnostress è un rischio serio per la salute. Il lavoro moderno ormai è diventato digitale e coinvolge moltissime professioni. La valutazione del rischio stress all'interno delle aziende è anche un obbligo normativo, con l’entrata di vigore del decreto legislativo 81 del 2008", spiega Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza Onlus, responsabile del progetto che verrà premiato all’evento Inail.